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Il Cosenza non iscrive la squadra al torneo femminile di serie C (appena conquistato). Stancati: «Benvenuti nel 1945»

La decisione shock del club. La delegata Coni: «Pagina buia». Centro Lanzino: «Occasione persa». L’amarezza del sindaco Caruso e di Penna

Pubblicato il: 16/07/2024 – 9:31
di Francesco Veltri
Il Cosenza non iscrive la squadra al torneo femminile di serie C (appena conquistato). Stancati: «Benvenuti nel 1945»

COSENZA Mentre riscatta (a due milioni e mezzo di euro dal Parma) Gennaro Tutino e tratta con la Sampdoria la sua vendita al doppio della cifra, mentre vende Giacomo Calò al Cesena per 250 mila euro e punta ad acquistare Fabrizio Caligara dall’Ascoli per una cifra vicina ai 400 mila euro, il Cosenza calcio decide di non iscrivere la squadra femminile al prossimo torneo di serie C, categoria appena conquistata sul campo dalle ragazze di mister Paola Luisa Orlando. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno che, come accaduto per la vicenda Kevin Marulla (lo storico team manager non confermato e, al momento, non sostituito) non è stato ancora annunciato dal club silano tramite un comunicato stampa. La conferma, come evidenziato dal sito solocosenza.com, arriva invece dalla Lega: il Cosenza calcio non ha iscritto la sua squadra al prossimo torneo di C femminile. Si interrompe così sul più bello, e senza una spiegazione, il sogno delle tante ragazze cosentine e del loro staff che poche settimane fa avevano ottenuto un traguardo storico con tanti sacrifici e passione. Una brutta pagina per il Cosenza calcio, una scelta spiazzante e in contrapposizione con quanto accade ormai da tempo in Italia.

Stancati (Coni): «Pagina buia, a Cosenza si torna indietro»


«Il Cosenza – scrive sul suo profilo facebook la delegata Coni Francesca Stancati – non iscrive la squadra femminile alla serie C. Rinuncia ad una categoria conquistata sul campo. Quando tutto il mondo rivolge attenzione ed interesse al calcio femminile, a Cosenza torniamo indietro passando sopra l’impegno e la dedizione di chi ha, senza alcuno stipendio, portato in alto i colori della Città. Inutile avere eventi di caratura Nazionale ed internazionale femminile, se non c’è voglia di dar seguito alle belle parole. Oggi è un giorno buio e per chi pensava alla parità di genere, benvenuti nel 1945.  Ma “c’è ancora domani”, ed io mi spenderò come sempre, affinché chiunque abbia un (vero) progetto, possa portare in alto il calcio in Calabria».

Mister Orlando: «Le mie atlete hanno imparato a loro spese che non sempre il lavoro paga»

Commovente anche il posto di Paola Luisa Orlando, allenatore del Cosenza calcio femminile. «Ci ho messo un po’ per capire, per cercare una motivazione, ma più leggo gli articoli di giornale più non me ne capacito. Sono stati 6 anni della mia vita personale e professionali faticosissimi ma bellissimi, ma non rimpiango nemmeno un momento. Ho conosciuto in questi anni persone fantastiche, a partire dal mio staff, ai tifosi, ai genitori, alle strutture sportive che in questi anni ci hanno ospitato per allenamenti e partite, agli avversari, ai giornalisti, che ci hanno sempre mostrato rispetto. Sono così grata di aver conosciuto atlete fantastiche, le ho viste crescere, migliorare, fare sacrifici, dare tutto per correre dietro a quel benedetto pallone. In 6 anni siamo state un orgoglio per la città, abbiamo sfatato tabù, e abbiamo portato sui campi tante bambine che prima non ne avevano avuto la possibilità. Abbiamo vinto e abbiamo perso e abbiamo vinto ancora ma sempre a testa alta, senza mai togliere il piede dall’acceleratore, siamo state sempre lì sul pezzo, non per gloria personale ma per la crescita del calcio femminile in Calabria. Il più grande rammarico – sottolinea Orlando – non è certo rivolto al mio lavoro, ho 43 anni sono una donna ed un allenatore che con passione e devozione si è sempre dedicata al calcio, ogni giorno imparo qualcosa, il mio rammarico ed il mio profondo dispiacere va alle mie atlete, che hanno imparato a loro spese che non sempre il lavoro paga, e che non sempre si può decidere per il proprio destino. Siete e sarete il mio orgoglio e vi aiuterò e supporterò sempre perché i sogni non si possono fermare mai, possono prendere strade diverse, ma mai nessuno li potrà fermare, i sogni non hanno né colori né bandiere, nessuno può mettervi in un angolo. Meritate più riconoscimento e più rispetto. Per sempre con voi il vostro Mister Lù».

Centro Antiviolenza Roberta Lanzino: «Occasione persa per abbattere stereotipi, ha perso l’intera città»

Sula vicenda è intervenuto il Centro Antiviolenza Roberta Lanzino. «Apprendiamo la notizia – viene evidenziato – e, purtroppo, non con stupore, della mancata iscrizione della squadra femminile del Cosenza Calcio al campionato di serie C.
Si vanifica così il frutto di un lavoro portato avanti dallo staff che è riuscito in questi anni e con enorme sacrificio ad elevare il settore femminile e ad abbattere quegli stereotipi che, da sempre, caratterizzano un ambiente cosiddetto “maschile”.
Così come accade in altri ambiti, ci troviamo dinanzi a pregiudizi tali da far sì che non si investa – in questo caso nel calcio – sulle donne e non gli si dia la possibilità di poter scegliere senza essere limitate o, peggio ancora, discriminate, per le proprie scelte.
Per questo riteniamo che porre fine ad una esperienza che ha visto una rosa di bambine e ragazze approcciarsi e crescere sino a raggiungere l’agognato obiettivo della serie C, sia avvilente per l’intera nostra città. Esprimiamo dunque piena solidarietà alle calciatrici, alla dirigenza, allo staff tecnico e a tutte le tifose e i tifosi che in questi anni – conclude il Centro Lanzino – hanno fatto sì che anche il settore femminile potesse svilupparsi, abbattendo pregiudizi e stereotipi di genere».

L’amarezza del sindaco Caruso e della delegata allo sport Penna

«La notizia della mancata iscrizione della squadra femminile di calcio alla serie C ci amareggia molto, anche per l’impegno e la passione che hanno sempre trasmesso le nostre straordinarie atlete conquistando sul campo e con determinazione la nuova categoria». E’ quanto affermano in una nota congiunta il sindaco Franz Caruso e la consigliera delegata allo sport, Chiara Penna, appena appresa la decisione del Cosenza Calcio.
«Non siamo mai entrati nelle scelte societarie qual è, appunto, quella di non iscrivere la più che promettente squadra femminile alla serie C – proseguono Franz Caruso e Chiara Penna –.  Non lo facciamo neanche oggi, pur non potendo non esprimere un sentimento di profondo dispiacere perché siamo consapevoli che il successo delle nostre brillanti calciatrici, se adeguatamente sostenuto, poteva rappresentare un’occasione in più per accrescere ulteriormente il prestigio della città in campo calcistico, inserendo Cosenza nel circuito nazionale del Campionato italiano femminile di calcio. Sarebbe stata una nuova bellissima avventura da vivere e da far vivere ai cosentini, grazie alla quale avvicinare sempre di più i giovani alla pratica sportiva».
«Allo sport, infatti – concludono Franz Caruso e Chiara Penna – riconosciamo una valenza straordinaria  nella nostra società per le sue molteplici dimensioni di impatto e valore, oltre al suo riconosciuto potenziale formativo volto all’etica del rispetto, alla disciplina, alla collaborazione e all’inclusività. Alle atlete della nostra brillante squadra di calcio ed allo staff che le ha seguite e supportate, infine, il nostro pensiero affettuoso affinché si possa pensare al domani con una speranza in più, migliore dell’oggi» (f.veltri@corrierecal.it)

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