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Il Parlamento europeo elegge i vicepresidenti, c’è Picierno

Alla fine ha retto perfettamente il “Cordone sanitario”. Eletta anche Sberna

Pubblicato il: 16/07/2024 – 21:11
Il Parlamento europeo elegge i vicepresidenti, c’è Picierno

STRASBURGO Il Parlamento europeo ha terminato, stasera a Strasburgo, l’elezione con voto segreto dei suoi 14 vicepresidenti. In due turni successivi, sono stati votati alla maggioranza assoluta dei voti espressi prima 11 candidati e poi gli ultimi tre. Alla fine ha retto perfettamente il “Cordone sanitario”: i soli tre candidati che non sono stati eletti, infatti, sui 17 che erano stati presentati, sono quelli dei due gruppi di estrema destra: il francese Fabrice Leggeri (ex direttore dell’Agenzia Frontex per la protezione delle frontiere Ue) e la ceca Klára Dostálová dei “Patrioti per l’Europa” (84 seggi), e la polacca Ewa Zajaczkowska-Hernik del gruppo Esn (“Europa delle Nazioni Sovrane”, 25 seggi). Gli eletti al primo turno, nel pomeriggio, secondo il numero di voti ricevuti, che ne determinerà anche il loro livello gerarchico, dal primo al 14esimo vicepresidente, sono: 1) Sabine Verheyen (Ppe, tedesca); 2) Ewa Kopakz (Ppe, polacca); 3) Esteban González Pons (Ppe, spagnolo); 4) Katarina Barley (S&D, tedesca); 5) Pina Picierno (S&D, italiana); 6) Victor Negrescu (S&D rumeno); 7 Martin Hojsík (Renew, slovacco); 8) Christel Schadelmose (S&D, danese); 9) Javi López (S&D, spagnolo); 10) Sophie Wilmès (Renew, belga); 11) Nicolae Stefanuta (Verdi, rumeno). Al secondo turno, stasera, sono stati eletti prima i due candidati del gruppo Ecr (Conservatori e Riformisti, 74 seggi), il lituano Roberts Zile e l’italiana di Fdi Antonella Sberna, e poi, per ultimo, il francese Younous Omariee, della Sinistra (46 seggi). I tre candidati dell’ultradestra rimasti fuori hanno ottenuto un sostegno molto inferiore alla soglia minima della maggioranza assoluta, che al secondo turno era pari a 305 voti. Il risultato migliore è stato quello di Fabrice Leggeri (177 voti), che ha sommato, evidentemente, i voti di tutti e tre i gruppi di destra, compreso l’Ecr (che non applica il “cordone sanitario). Klára Dostálová (146 voti) ha sommato il sostegno dei “Patrioti” e quello dell’Esn. Ewa Zajaczkowska-Hernik, infine, ha avuto solo 46 voti, ovvero quelli del gruppo Esn che l’ha presentata, più altri 21 voti provenienti da una parte dei “Patrioti”.

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