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‘Ndrangheta a Torino, accordo «per la legalità» in Prefettura

Obiettivo rafforzare il contrasto alle infiltrazioni criminali nell’economia torinese

Pubblicato il: 16/07/2024 – 22:10
‘Ndrangheta a Torino, accordo «per la legalità» in Prefettura

TORINO Insieme per la legalità. Il prefetto di Torino Donato Cafagna e il neopresidente dell’Unione Industriali torinese Marco Gay hanno formalizzato un accordo per rafforzare il contrasto alle infiltrazioni criminali nell’economia torinese, in adesione al Protocollo di legalità siglato il primo giugno 2022 a livello centrale. «L’attività di prevenzione contro la criminalità organizzata è al centro dell’azione di questa Prefettura – ha spiegato il prefetto Cafagna – come dimostrano gli oltre 80 provvedimenti antimafia adottati dal 2022 ad oggi, indirizzati principalmente a operatori economici connessi con la ‘ndrangheta, che si conferma la mafia più pericolosa nell’infiltrare il tessuto economico del territorio torinese. I settori in cui si concentrano le imprese attinte da provvedimenti antimafia nel periodo considerato – ha proseguito – sono edilizia, costruzioni, installazioni impiantistiche e ponteggi, con 24 provvedimenti; autotrasporto, con 12 provvedimenti; bar e ristoranti, con 8 provvedimenti; autofficine e carrozzerie, con 5 provvedimenti». Nell’ambito di questo costante impegno si colloca l’adesione di oggi dell’Unione Industriali Torino al protocollo nazionale Interno-Confindustria, che estende su base volontaria l’ambito applicativo delle cautele antimafia ai rapporti negoziali di natura privatistica. In concreto, il protocollo permetterà alle imprese aderenti, tramite Unione Industriali Torino, di richiedere il rilascio della documentazione antimafia per i propri fornitori, evitando così di incorrere in rapporti contrattuali con soggetti a rischio di inquinamento mafioso.
«La legalità è una condizione essenziale per fare impresa – ha evidenziato il presidente di Unione Industriali Marco Gay – e la filiera che la garantisce è ciò che permette a noi aziende di svolgere il nostro ruolo nella società, coltivando quotidianamente i principi della concorrenza nel rispetto delle regole. Perché’ la competizione sana si deve basare sul talento, sulle competenze, sulla qualità: valori che ci impegniamo a rispettare e a diffondere fra i nostri associati per essere attori protagonisti della filiera della legalità».

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