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La lettera

Autonomia, appello di Fiorita ai calabresi in Italia: «Fermiamo la riforma»

Il sindaco di Catanzaro invia una lettera a più di quaranta associazioni di calabresi disseminate per tutto il Paese

Pubblicato il: 17/07/2024 – 11:59
Autonomia, appello di Fiorita ai calabresi in Italia: «Fermiamo la riforma»

CATANZARO – Aiutateci a costruire un’alleanza tra nord e sud per fermare una riforma che farà male a tutto il Paese. È questo il senso di una lettera-appello inviata dal sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, a più di quaranta associazioni di calabresi della Lombardia, del Piemonte, del Veneto, della Liguria, dell’Emilia Romagna, del Friuli, del Trentino-Alto Adige, della Valle d’Aosta, della Toscana, della Capitale. Le migliaia di calabresi che vivono e lavorano nell’area più ricca del Paese, secondo il sindaco del Capoluogo di Regione, possono essere formidabili “testimoni” dei rischi che corre l’intero assetto sociale e produttivo italiano e che potrà avere effetti inimmaginabili sulla vita di tutti.

La missiva

«Come ben sapete – scrive Fiorita – la legge Calderoli ha introdotto il meccanismo dell’autonomia differenziata che, secondo tutti gli studi e le simulazioni, scaverà un solco ancora più profondo tra il nord e il sud del Paese, creando nei fatti due Italie e producendo disuguaglianze notevoli in materie fondamentali come la sanità e l’istruzione. Ma l’autonomia differenziata non farà male solo al sud, farà male, e molto, anche al nord perché la disintegrazione del sistema Italia farà molti danni sia all’assetto produttivo sia alla stessa qualità della vita dei cittadini residenti nel Settentrione. Progressivamente nel sud diminuiranno i consumi e di conseguenza anche i fatturati delle grandi, medie e piccole imprese del nord subiranno drastici cali, con conseguenze notevoli sull’occupazione. Ci sarà, ce lo spiegano gli esperti dello Svimez – prosegue la lettera – un esodo biblico dal sud verso il nord, con un’accelerazione tre volte più veloce di quella attuale. Le grandi città, da Milano a Torino, da Genova a Bologna, da Firenze a Udine, fino alla Capitale, saranno letteralmente prese d’assalto da cittadini, in prevalenza giovani, che non avranno più motivo di restare nelle loro città deserte e con scarsi servizi. Anche le disparità salariali, determinate dalle contrattazioni regionali, accentueranno questa spinta. Le Regioni del nord non potranno sopportare il peso di questo esodo. Si pensi alla pressione che verrà esercitata sui sistemi ospedalieri e sui servizi sociali. Anche nelle Regioni del nord si creeranno dei propri ‘sud’, con una contrapposizione non geografica, ma sociale ed economica tra ricchi e poveri». «La legge Calderoli – afferma Fiorita – va fermata nell’interesse del Meridione, ma anche nell’interesse del Nord. Non è una battaglia ideologica o di partito, appartiene a tutti. Noi Sindaci della Calabria ce la stiamo mettendo tutta. Mi rivolgo a voi, che ormai fate parte integrante del tessuto sociali ed economico del nord e delle grandi città, perché ci aiutiate a fare comprendere anche da quelle parti che questa non è una contrapposizione tra territori, ma una legittima posizione di tutti gli italiani di buon senso. C’è bisogno di una grande alleanza tra Nord e Sud per affermare l’unità del nostro Paese che solo attraverso questo valore identitario può affermare il suo prestigio e la sua forza nel mondo». (E.M)

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