COSENZA «Nella prossima seduta del consiglio regionale il centrodestra ha deciso di approvare la norma per l’indizione del referendum per la istituzione della città unica tra Cosenza, Rende e Castrolibero. Siamo in presenza di una evidente forzatura. Non intendono dire il “come “si vuole fare per generare un processo virtuoso e vanno, invece, avanti con una impostazione burocratica che produce solo danni alle città interessate». Lo afferma il sindaco di Cosenza, Franz Caruso che prosegue: «Ma la ragione vera per cui vogliono forzare i tempi è quella di legiferare e produrre atti amministrativi funzionali a legittimare l’attuazione della legge obbrobrio che ha modificato il referendum da vincolante a consultivo e, soprattutto, ha disposto che il quesito referendario non sia quello approvato dai consigli comunali ma quello che decide il Consiglio regionale. Il tentativo è, di fatto, quello di creare il precedente nell’ attuazione di una legge che espropria i Comuni del principio di autodeterminazione. Una legge di imposizione perché consente alla Regione di poter sciogliere uno o più Consigli comunali a proprio piacimento, inficiando persino il principio della sovranità popolare che assegna al consiglio comunale il mandato di una intera consiliatura. L’obiettivo, pertanto, è prima di tutto quello di voler mano libera per poter esercitare, come consiglio regionale, il potere di scioglimento dei consigli comunali. Un potere che la Carta costituzionale e le leggi ordinarie dello Stato riconoscono a ben altri organismi e non certo ad un Consiglio regionale. Un fatto di inaudita gravità che attribuisce oggettivamente alla Regione un potere di ricatto verso tutti quei sindaci e maggioranze consiliari non gradite al presidente della Giunta».
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