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Occhiuto? Non è più un uomo solo al comando

I risvolti del “ridisegno” della Giunta regionale. L’asse Forza Italia-FdI, il depotenziamento della Lega. E maggiori responsabilità agli alleati

Pubblicato il: 17/07/2024 – 16:30
di Antonio Cantisani
Occhiuto? Non è più un uomo solo al comando

CATANZARO Nessuna “rivoluzione”, piuttosto un “ridisegno” della squadra di governo alla luce anche di nuovi assetti politici, e soprattutto un corposo e profondo rimescolamento delle deleghe che di fatto consente al governatore Roberto Occhiuto di lasciare la trappola dell’”uomo solo al comando”. Il varo della “nuova” Giunta da parte del governatore Roberto Occhiuto offre diversi spunti e diverse letture, confermando anzitutto le anticipazioni del Corriere della Calabria, che nei giorni scorsi aveva a più riprese evidenziato la tempistica delle scelte di Occhiuto – dopo l’insediamento della ormai ex vice Giusi Princi all’Europarlamento e soprattutto dopo il G7 del Commercio mondiale in Calabria al fianco del vicepremier e leader azzurro Antonio Tajani – aveva delineato il contesto politico all’interno del centrodestra nel quale queste scelte sarebbero maturate: l’asse sempre più forte tra Forza Italia e Fratelli d’Italia e il depotenziamento della Lega, un depotenziamento che va di pari passo del resto con il “terremoto” che ha investito il Carroccio calabrese.

Collegialità nell’azione di governo

Questo in sintesi si può desumere dalla lettura del decreto con cui Occhiuto oggi ha preceduto alla rivisitazione dell’esecutivo della Cittadella. Nel quale Occhiuto conferma il “peso” numerico (ma non politico, almeno non per tutti) dei partiti alleati, “premia” il coordinatore regionale di Forza Italia Francesco Cannizzaro con la nomina della viceprefetto di Reggio Maria Stefania Caracciolo, ritenuta dai “bene informati molto vicina al parlamentare reggino e soprattutto mantiene la promessa di una maggiore collegialità con Fratelli d’Italia, che “conquista” la vicepresidenza con Filippo Pietropaolo e soprattutto due deleghe di peso per Giovanni Calabrese, al quale Occhiuto cede ambiente e turismo, segno di una particolare fiducia del presidente nei confronti dell’assessore meloniano già apprezzato sindaco di Locri. Ma il dato significativo sul piano politico è proprio l’alleggerimento da parte di Occhiuto delle deleghe che finora aveva trattenuto a sé: il governatore di fatto si libera da diversi “fardelli” – non solo ambiente e turismo, ma anche i lavori pubblici, assegnati alla Caracciolo – con l’evidente intenzione di dedicare ancora più tempo ed energie al totem sanità ma anche – sostengono molti analisti – con l’intenzione di chiamare tutti gli alleati a una maggiore responsabilità e a una maggiore condivisione della fatica del governo regionale. Perché l’impressione generale, raccolta dagli osservatori politici, è quella di un Occhiuto orientato a completare la fase 2 della legislatura regionale con la squadra varata oggi e con questa ripresentarsi alle prossime Regionali, posto che una sua ricandidatura alla presidenza viene ormai data praticamente per scontata. Si vedrà, intanto questo scenario appare assolutamente plausibile.

Il depotenziamento della Lega

Come plausibile appare lo scenario di una sintonia sempre più stretta tra Forza Italia e Fratelli d’Italia a fronte e a scapito di una Lega che evidentemente ha scontato sia il “braccio di ferro” degli ultimi mesi con gli azzurri, un “braccio di ferro” molto aspro (la Lega ha strappato a forza Italia sue consiglieri regionali, Giuseppe Mattiani e poi Katya Gentile), ma anche una “faida” interna che ha portato Matteo Salvini e Claudio Durigon a prolungare la nomina del “tutor” Rossano Sasso, chiamato a mettere pace tra i rissosi salviniani di Calabria e anche a contenerne il “fuggi fuggi” sprigionato dalle ricadute polemiche dell’ok all’autonomia differenziata. E così la Lega in quanto a numeri non perde nulla ma perde in termini di peso: al posto di Emma Staine entra Caterina Capponi, per il Carroccio, che mantiene la delega del Welfare ma perde il trasporto pubblico locale, assegnato da Occhiuto al forzista Gianluca Gallo. I prossimi giorni diranno se la “nuova” Giunta di Occhiuto determinerà eventuali contraccolpi soprattutto con riferimento alla Lega (Fratelli d’Italia ha già commentato con soddisfazione il nuovo corso). Buon per Occhiuto e in generale per il centrodestra che c’è un’opposizione di centrosinistra che appare ancora disorganica e disunita, con un Pd che “implode” nei territori e un Movimento 5 Stelle sonoramente sconfitto alle ultime elezioni europee. (a. cantisani@corrierecal.it)

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