Agricoltura, ecco quanto pesa in Calabria l’imprenditoria giovanile

LAMEZIA TERME Lo stanziamento di altri 15 milioni per il Pacchetto Giovani conferma e insieme alimenta un trend che vede la Calabria tra le prime regioni in fatto di imprenditoria giovanile in agricoltura.
Accanto all’attività della giunta regionale, la dimostrazione arriva dal rapporto 2024 di Divulga su “Il cammino delle nuove generazioni tra guerre e pandemia”, pubblicato nei giorni scorsi: la Calabria tiene nonostante crisi demografica e scenario geopolitico facciano segnare una flessione in termini generali, tanto che su base provinciale lo studio segnala che quasi tutte le province registrano una contrazione di imprese di giovani agricoltori, in particolare Massa Carrara (-13,2%), Nuoro (-11,8%), Rieti (-11,3%), Livorno (-10,7%), Sassari (10,2%), Crotone (-10,1%) e Frosinone (-10%). Le province che, invece, registrano un incremento sono Imperia (+0,2%), Treviso (+0,4%), Varese (+0,6%), Chieti (+1%), Bolzano (+1,3%), Firenze (+1,8%), Gorizia (+1,8%), Padova (+2%), Vicenza (+3,1%), Bologna (+4,2%), Prato (+4,4%), Napoli (+6%), Rovigo (+6,1%), Trieste (+6,5%), Udine (+6,6%) e Monza-Brianza (+6,7 %).

Exploit calabrese

Per quanto riguarda l’incidenza delle imprese dei giovani agricoltori sul totale provinciale delle imprese agricole nel 2023 la classifica è guidata da Nuoro (14,5%), seguita da Sondrio (13,9%), La Spezia (12,7%), Reggio Calabria (11,7%), L’Aquila (11,4%), Imperia (11,2%), Salerno (11%) e Verbano Cusio Ossola (11%).
Spostando l’analisi sui territori, il calo delle imprese condotte da giovani agricoltori ha interessato quasi tutte le regioni. In particolare la Sardegna (-10,2%) e il Lazio (-9%). Le uniche regioni a registrare un incremento sono il Friuli-Venezia-Giulia (+3,3%), il Veneto (+0,8%) e il Trentino-Alto Adige (+0,1%).
La classifica riguardante l’incidenza delle imprese dei giovani agricoltori sul totale regionale delle imprese agricole per il 2023 è guidata dalla Liguria (11%), seguita da Basilicata (10%), Calabria (10%), Sardegna (10%), Valle d’Aosta (10%), e Campania (9%).

La programmazione regionale

Meno di due mesi fa un corposo capitolo era destinato proprio ai giovani a proposito degli ultimi decreti adottati dall’organismo pagatore Arcea, in collaborazione con il dipartimento della Regione Calabria: oltre ai 40 milioni destinati alle aziende, è stato annunciato anche il pagamento di 3.757.281,84 di euro, legato ai contributi sulla programmazione PSR 2014/2022 che saranno distribuiti a 98 beneficiari, di cui settantacinque giovani imprenditori (misure 4.2.1 E 61.1.). Fra le misure interessate figurano quelle relative agli “Investimenti in aziende agricole in cui si insedia un giovane agricoltore”, gli “Investimenti in infrastrutture”, il “Sostegno allo sviluppo locale Leader” e gli “Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli”.

Il fenomeno in Italia

«L’interesse dei giovani per l’agricoltura italiana resta rilevante anche nel 2023 con risultati interessanti anche in termini di performance», riporta lo studio 2024 di Divulga: su un totale di 704mila aziende agricole, forestali e della pesca, quelle guidate da giovani agricoltori sono oltre 52mila corrispondenti al 7,5%, in calo sull’anno precedente. Una contrazione sostenuta dalla crisi demografica del nostro Paese (che spinge verso un invecchiamento della popolazione) e dalle dinamiche geopolitiche globali che hanno sicuramente contribuito ad appesantire il clima di incertezza spingendo in alto i costi di produzione e incidendo sui bilanci delle imprese. Più in generale si rilevano risultati importanti nel confronto sui livelli occupazionali in Ue. L’Italia si posiziona al quarto posto in Europa per giovani occupati in agricoltura sul totale (9,8%), dopo Polonia (20,3%), Romania (14,6%) e Francia (10,8%). In Italia i giovani agricoltori svolgono un ruolo cruciale e l’efficienza delle loro imprese emerge chiaramente dal confronto con i colleghi europei. Le aziende agricole condotte da under 35 in Italia generano una Produzione Standard di 4.296 euro/ettaro, circa il doppio rispetto alla media europea di 2.207 euro/ettaro. (euf)

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