LAMEZIA TERME Non più “uomo solo al comando” ma sempre (più) leader, e con la possibilità di dedicare adesso più tempo e più energie anche al suo ruolo politico di rilievo nazionale. Il varo della “nuova” Giunta regionale consegna altri dati politici significativi oltre quelli già evidenziati “a caldo” dopo le scelte adottate ieri: il primo è che il governatore Roberto Occhiuto si libera sì di alcune deleghe che erano anche fardelli gestionali per esercitare con maggiore libertà di azione il suo incarico di vicesegretario di Forza Italia e il secondo è la conferma della baricentricità di Forza Italia Calabria sia nello scacchiere politico regionale sia in quello nazionale. La riprova – secondo diversi analisti – è anche nella tempistica, che ieri ha intrecciato lo start della Giunta Occhiuto della fase 2 e lo schieramento dei big azzurri al G7 del Commercio a Villa San Giovanni, un grande evento istituzionale che però ha anche una indubbia “griffe” politica. Azzurra, per la precisione, il colore di Forza Italia: al fianco del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che è anche il leader di Forza Italia, c’erano Occhiuto e il coordinatore regionale del partito, e vicecapogruppo forzista alla Camera Francesco Cannizzaro, anche “fisicamente” visivi nel corso dei lavori dei ministri del commercio dei grandi paesi industrializzati e sempre in asse con Tajani. Azzurra, del resto, è la “filiera” che ha portato il governo a organizzare in Calabria il G7 del Commercio, che alla fine per diversi osservatori politici è stata anche al tempo stesso un premio e un riconoscimento al contributo di Forza Italia Calabria alle “fortune” del partito a livello nazionale.
E’ questo un dato che va visto anche in prospettiva, perché la rutilante convention nello Stretto intanto ha proiettato la Calabria in una dimensione internazionale che non ha mai avuto e che apre a scenari del tutto inediti. E in questo contesto un Occhiuto anche politicamente più “libero” può rappresentare sicuramente un valore aggiunto. Per questo la “cessione” di alcune deleghe, anche importanti, agli alleati in Giunta – sempre secondo diversi analisti – presenta comunque un saldo positivo. E del resto, al di là di dinamiche politiche contingenti come l’asse rafforzato con Fratelli d’Italia e, quasi di conseguenza, il ridimensionamento della Lega, resta il fatto che Forza Italia nel centrodestra calabrese conferma la sua posizione di “faro”, evidenziando poi un tratto comunque unitario: dal “ridisegno” della Giunta nessuno dei big azzurri esce con qualcosa di meno rispetto a prima. Al posto di Giusi Princi oggi all’ Europarlamento entra un profilo tecnico considerato di alto spessore, come il viceprefetto di Reggio Calabria Maria Stefania Caracciolo, che i “bene informati” dicono molto gradita a Cannizzaro, l’assessore Gianluca Gallo vede ampliare il ventaglio delle sue deleghe con l’aggiunta dei trasporti, che in Calabria hanno un certo “peso”, mentre l’assessore Rosario Varì, molto vicino al presidente della Commissione Bilancio della Camera Giuseppe Mangialavori, mantiene le sue deleghe negli strategici settori produttivi ed economici. Insomma, la “base” di Forza Italia Calabria è sempre più solida e da qui partire per i prossimi obiettivi: eventuali incarichi in un eventuale rimpasto del governo nazionale – Occhiuto ha già “candidato” lo stesso Cannizzaro – e le prossime elezioni, con un’Opa già lanciata da Fi per il Comune di Reggio. E per Occhiuto, ora che potrà riservare energie in più anche alla sua azione politica in Fi, c’è poi sempre la questione partito da tenere in debita considerazione, soprattutto alla luce degli eventuali sviluppi che potrebbero derivare dalle dichiarazioni di Piersilvio Berlusconi, il figlio del Cavaliere, che ha auspicato una “nuova” Forza Italia aprendo dunque a futuri scenari inediti anche in termini di leadership. (a. cant.)
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