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l’incarico

Stefano Lucia nuovo segretario generale Fai-Cisl Magna Grecia

Eletto oggi all’unanimità dal Consiglio Generale della Federazione territoriale. In segreteria confermati Felicia Galati e Cesare Carvelli

Pubblicato il: 18/07/2024 – 15:29
Stefano Lucia nuovo segretario generale Fai-Cisl Magna Grecia

CATANZARO È Stefano Lucia il nuovo Segretario Generale della Fai-Cisl Magna Grecia: ad eleggerlo all’unanimità è stato oggi il Consiglio Generale della Federazione agroalimentare cislina dei territori di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, riunitosi a Stalettì. Agronomo forestale ambientale, impiegato da 30 anni nel settore dei consorzi di bonifica, dove ha maturato la sua esperienza di delegato sindacale, Stefano Lucia, 56enne di Catanzaro, subentra a Daniele Gualtieri, eletto due mesi fa Segretario Generale della Cisl territoriale; nella Segreteria della Fai territoriale sono stati confermati Felicia Galati e Cesare Carvelli.

Gli interventi

Nel suo intervento, Lucia ha sottolineato l’obiettivo di “consolidare il sindacato di prossimità sul territorio per dare risposte soprattutto alle realtà sociali sottorappresentate, a partire da giovani, donne e migranti, e su priorità urgenti come la sicurezza nei luoghi di lavoro, lo sviluppo delle aree interne, la lotta allo sfruttamento, anche rilanciando la campagna SOS Caporalato”. “Sostenere agricoltura, industria e artigianato alimentare, bonifica, tutela del territorio contro il dissesto idrogeologico anche attraverso lo sblocco delle assunzioni – ha aggiunto Lucia – sono tutte sfide che possiamo vincere soltanto ottenendo buona progettazione e risorse”. Tra le priorità indicate da Lucia, anche un impegno per una maggiore formazione e informazione da rivolgere ai lavoratori in materia di bilateralità e welfare aziendale.
Daniele Gualtieri, ringraziando i colleghi di Segreteria, i delegati, i lavoratori, la Federazione nazionale e quella regionale, la Confederazione regionale e territoriale, per il sostegno ottenuto in questi anni, ha evidenziato il bisogno di continuare a lavorare “facendo squadra, in quanto è così che sono stati raggiunti significativi risultati in termini di tutele e rappresentanza: la Fai-Cisl nelle nostre province – ha detto – deve continuare a essere un punto di riferimento per i lavoratori e per la fasce sociali più deboli, un sindacato al servizio delle persone e dei territori, anche e soprattutto quelli più periferici”.
Michele Sapia, Segretario Generale della Fai-Cisl Calabria, augurando buon lavoro al nuovo Segretario e ringraziando Gualtieri per l’impegno profuso in questi anni, ha sottolineato: “Abbiamo raggiunto, grazie all’incessante attività sindacale e confronto regionale, importanti risultati per il lavoro e il territorio calabrese: ora servono ulteriori investimenti sul valore sociale del lavoro forestale per la salvaguardia del patrimonio ambientale regionale, per arrivare finalmente alla firma del contratto integrativo e avviare un immediato ricambio generazionale; nel settore agricolo invece occorre soprattutto rafforzare il contrasto al caporalato e rinnovare i contratti provinciali, mentre nel comparto della bonifica servono ulteriori percorsi di confronto per una maggiore valorizzazione delle professionalità”.
Il mancato rinnovo dei contratti provinciali agricoli è stato tra i temi più rilevanti anche nell’intervento del Segretario Generale della Fai-Cisl nazionale Onofrio Rota, che concludendo i lavori ha detto: “Sono scaduti a dicembre ed è una vergona che il settore non può permettersi, per cui a Coldiretti, Cia e Confagricoltura chiediamo di nuovo di sedersi ai tavoli e riconoscere al più presto i dovuti aumenti salariali, in caso contrario siamo pronti a manifestare davanti le loro sedi e le prefetture”. Quanto al caporalato, Rota ha ribadito quanto fatto presente ai tavoli con i ministri Lollobrigida e Calderone: “L’orribile morte di Satnam Singh a Latina ha dimostrato ancora una volta il bisogno di interventi concreti a partire anche dalle politiche migratorie: c’è un sistema che non funziona, che continua a fornire manodopera in nero, spesso anche lasciando che chi sfrutta i lavoratori continui a percepire risorse pubbliche: con la clausola sociale ottenuta rispetto ai finanziamenti europei abbiamo iniziato un percorso positivo in questo senso, ma è fondamentale che questa condizionalità diventi concreta anche tramite maggiori ispezioni”.

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