LAMEZIA TERME I consiglieri comunali di opposizione di Lamezia Terme del gruppo “Azione” Dario Arcieri e Rosy Rubino hanno presentato una interrogazione a risposta scritta e orale al sindaco di Lamezia Paolo Mascaro, al presidente del Consiglio comunale e alla Giunta comunale in merito alla Ricapitalizzazione Sacal. «Nell’ultima assemblea dei soci della Sacal Spa – evidenziano i due consiglieri – si è determinata la volontà di effettuare un aumento di capitale. Tale ricapitalizzazione, si fonda, da un punto di vista finanziario, sul Decreto Coesione, che consente, la possibilità di immettere nuova liquidità nella casse della società di gestione aeroportuale con conseguente ricapitalizzazione dell’Ente solo per ciò che riguarda i soggetti pubblici. I fondi su cui la Regione Calabria intende avviare l’immissione di nuova liquidità, tra l’altro vincolati a un programma di investimento infrastrutturale, sono i fondi previsti sul riparto tra regioni – sottolineano i consiglieri comunali – destinato, questo, alla Regione Calabria nella sua interezza. Il riparto inoltre avviene, tra gli altri, su un criterio legato al numero di abitanti della Calabria. Tali fondi possono essere utilizzati per aumentare il capitale di tutti i soci pubblici già detentori di quote parte societarie Sacal; la Regione Calabria nel ricapitalizzare Sacal potrebbe ripartire i fondi previsti, in parti percentuali facendo sì che Lamezia Terme, sul cui territorio insiste l’aeroporto internazionale, non abbia una riduzione di quote nell’Ente di gestione aeroportuale. Atteso inoltre – continuano Arcieri e Rubino – che all’interno dello Statuto della Sacal SpA, al punto 5.4, è previsto che i conferimenti, in caso di aumento di capitale sociale, possono essere in denaro e/o in natura o di qualsiasi elemento patrimoniale consentito dalla legge; che esiste un Piano delle alienazioni comunali che prevede una serie di immobili ubicati nelle vicinanze dell’area aeroportuale; ritenuto che: è possibile, da quanto sopra enunciato, che il Comune di Lamezia Terme, anche in caso di assenza di liquidità per l’aumento di capitale, come dichiarato dal sindaco, possa conferire in natura il valore della quota (conferendo per esempio beni immobili di proprietà comunale di valore equivalente alla quota da aumentare o anche maggiore) Arcieri e Rubino interrogano il sindaco su quale sia il ruolo che la città di Lamezia Terme vorrà svolgere relativamente allo scalo più importante della Calabria ricadente nel suo territorio comunale; su quali siano le azioni e le interlocuzioni dell’amministrazione comunale con la Giunta della Regione Calabria affinché nel ricapitalizzare Sacal vengano ripartiti in parti percentuali i fondi previsti facendo sì che Lamezia Terme, non abbia una riduzione di quote nell’Ente di gestione aeroportuale; e in via subordinata. Infine chiedono se il Comune di Lamezia Terme intende impegnarsi a partecipare all’aumento di capitale, anche se non con beni in danaro, potendo usufruire della possibilità di conferimenti in natura».
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