TORINO Un giornalista del quotidiano La Stampa, Andrea Joly, è stato aggredito a Torino all’esterno di un locale, chiamato ‘Asso di Bastoni’, frequentato da militanti di circoli di estrema destra. Secondo quanto è stato ricostruito, il giornalista stava passando davanti al locale mentre era in corso una festa. Dall’interno sarebbero uscite alcune persone che, dopo avergli chiesto chi fosse, gli avrebbero intimato di consegnargli il telefonino, poi minacciato e colpito con dei calci mentre tentava di allontanarsi. Un filmato girato dal cronista stesso immortala il momento in cui gli attivisti lo avvicinano chiedendogli «Sei dei nostri? Cos’è ‘sto video?» (nella foto un frame del video dal sito della Stampa). Sull’accaduto la Digos ha avviato accertamenti.
«Esprimiamo solidarietà al giornalista del quotidiano La Stampa che stanotte è stato aggredito da alcune persone vicine a Casa Pound mentre cercava di documentare un evento che le vedeva protagoniste. Episodi di violenza e di vile aggressione come questo, di cui mi auguro vengano accertate al più presto le responsabilità, non devono avere spazio nella nostra città: non possono essere tollerati e vanno condannati con fermezza da tutte le forze politiche». E’ il commento di Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, alla notizia dell’aggressione patita dal cronista. «La libertà di stampa – prosegue il sindaco – è un pilastro fondamentale della democrazia e ogni attacco a chi esercita il diritto di informare è un attacco ai valori democratici stessi».
La Direzione de La Stampa «condanna con fermezza l’aggressione di cui la scorsa notte un suo giornalista è stato vittima a Torino. Andrea Joly stava filmando una festa di Casa Pound che si svolgeva per strada, all’aperto. Alcuni militanti glielo hanno impedito. Joly è stato poi percosso, preso a calci, sbattuto a terra. Ha sentito una mano stringergli la gola mentre qualcuno si affacciava alla finestra e urlava «lasciatelo, lasciatelo!». Un episodio grave, gravissimo, che non solo limita la libertà di stampa, ma che pretende di restringere lo spazio pubblico, che appartiene a tutti, a luogo in cui a imporsi è solo la legge della violenza, della sopraffazione e dell’arbitrio. Per questo l’aggressione a Joly ci riguarda tutti. E quello che è successo l’altra notte ci spinge a ribadire una volta di più che gli unici valori a cui dobbiamo ispirarci sono quelli della democrazia e del rispetto, gli stessi per cui una città come Torino combatte da sempre, e che guidano La Stampa nel suo difficile lavoro quotidiano».
«Esprimo solidarietà e vicinanza ad Andrea Joly giornalista de La Stampa che stanotte a Torino è stato aggredito e picchiato da militanti di Casa Pound solo per averli ripresi col cellulare mentre fuori da in locale festeggiavano un loro anniversario. Ma esprimo anche grande preoccupazione per il clima di impunità che continuiamo a registrare di fronte a episodi così gravi: cos’altro dobbiamo aspettare perché vengano sciolte come dice la Costituzione le organizzazioni neofasciste? Chiediamo alla Presidente Giorgia Meloni e al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di intervenire immediatamente». Lo dice la segretaria Pd, Elly Schlein.
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