«Mandare al mercato uno scagnozzo per farsi comprare i “santini”, ammesso sempre che li comprassero pagandoli, e il cd delle canzoni che inneggiano alle “prodezze” delle mafie è già questa la prova provata della bassissima cultura degli uomini del disonore. Le mafie che non uccidono donne e bambini, le mafie che creano posti di lavoro e infine le mafie “credenti” e che amano le persone a loro care: sono queste soltanto alcune delle innumerevoli bugie che gli uomini del disonore usano per cercare di farsi spazio nelle menti deboli.
E allora, proviamo a scardinare una ad una e con prove di fatto queste enormi bugie sulle quali poggia la “grandiosità” degli uomini del disonore cominciando dalla piccola Emanuela Sansone, uccisa a Palermo il 27 dicembre del 1896 nella bettola che i suoi genitori adibivano a merceria laddove i mafiosi, per ritorsione contro i suoi familiari che probabilmente rifiutavano le loro angherie, hanno sparato all’impazzata uccidendo la povera ragazza.
Altra enorme e grande bugia e quella secondo la quale i mafiosi rispetterebbero amorevolmente i loro cari, ed è questa a parer mio quella che più offende il loro nucleo familiare perché, come fanno a dire queste assurdità, quando loro, asserendo a parole tutto ciò, preferiscono la galera o la latitanza e non di godersi l’affetto delle magli e dei propri figli? È amore questo? Dicono poi, di essere Cristiani, ma nel contempo, uccidono, feriscono, rubano e maltrattano e mi chiedo quindi: in quale religione diabolica credono e soprattutto qual è il loro Dio se la religione cristiana insegna ad amare il prossimo e ad accudirlo e non certo a fargli del male e allora: quale è il loro dio? Lascino in pace il Vangelo e le sacre effigi, non gli appartengono, perché essi si sono “costruiti” per opportunità e a loro immagine un Dio di comodo che è il dio del male.
Per quando riguarda il lavoro, che loro dicono di poter dare, posso darvi la diretta constatazione che non è assolutamente così: se io avessi “pagato” avrei dovuto licenziare e non assumere, perché le mafie tutte vogliono che la gente sia in difficoltà, di modo che sia costretta a chiedere i loro favori, perché le mafie sopravvivono grazie ai favori e quando noi insieme decideremo di tagliare le gambe a questa loro impalcatura, non assoggettandoci, tutto cadrà rovinosamente e per la gente delle bugie e del disonore sarà finalmente la fine».
*testimone di giustizia
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