COSENZA Saranno sei gli atleti calabresi che dal prossimo 26 luglio rappresenteranno l’Italia alle Olimpiadi di Parigi. Si tratta dei pallavolisti Daniele Lavia e Gabriele Laurenzano, del nuotatore Giovanni Caserta, del taekwondoka Simone Alessio, del tuffatore Giovanni Tocci e di Massimo Spinella, che gareggerà nella disciplina del tiro a segno. In realtà a loro si potrebbe aggiungere anche la schermitrice di fama mondiale Arianna Errigo, nata a Monza da madre calabrese. Nel 2012 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Condofuri, nel Reggino. Sarà lei, insieme a Gianmarco Tamberi (salto in alto), la portabandiera dell’Italia nella cerimonia di apertura a Parigi.
Alcuni tra gli atleti calabresi in gara alle Olimpiasi sono già molto conosciuti a livello nazionale, altri un po’ meno. Dunque, conosciamoli meglio.
Daniele Lavia è probabilmente l’atleta calabrese più famoso tra quelli che prenderanno parte ai giochi di Parigi. Pallavolista titolare della nazionale di Fefè De Giorgi, è nato a Cariati, nel Cosentino, il 4 novembre 1999. Cresciuto nella Caffè Aiello Corigliano, il suo primo tecnico è stato Giacomo Bozzo (oggi assistente allenatore della Nazionale Under 22 di Volley). Daniele Lavia è alto 2 metri e pesa 89 chilogrammi. Di mestiere fa lo schiacciatore, uno dei migliori in assoluto nel panorama mondiale. Attualmente gioca con l’Itas Trentino. Tra le sue passioni ci sono il basket e il tennis. Fuori dal campo viene descritto come un ragazzo semplice «che adora trascorrere il tempo libero con la famiglia e gli amici d’infanzia». Non ama i social, a differenza di un piatto di lasagne. Il suo cantante preferito è Claudio Baglioni. Seppure ancora Giovanissimo, la sua carriera in maglia azzurra è già ricca di trofei conquistati: un oro europeo e uno mondiale. A Parigi 2024 vuole conquistare l’oro, sfuggito più volte all’Italia del volley. La prima partita della Nazionale è in programma il 27 luglio alle 13 contro il Brasile.
Gabriele Laurenzano è il volto nuovo del volley azzurro e, come Daniele Lavia, viene dallo Ionio Cosentino. Nato infatti a Rossano il 12 giugno del 2003 (è alto 1,76 per 66 chilogrammi), il ragazzo cresciuto nel Corissano Volley oggi è un compagno di squadra proprio di Lavia nell’Itas Trentino. In campo occupa un ruolo particolare, è infatti un libero. Nella sua biografia si legge che «papà Pasquale è un vero “malato” di calcio» e lui fino a 10 anni ha ricoperto il ruolo di portiere. Poi però comprende che la sua strada è un’altra e vira sul volley, seguendo le orme di mamma Fiorina e di sua sorella maggiore Federica. Viene segnalato a Vincenzo Fanizza, che lo trasforma in un moderno libero e lo porta con sé a Castellana. Nel 2022 arriva il passaggio a Trento, dove conquista uno Scudetto e una Champions League. Fa benissimo anche con le Nazionali giovanili: doppio titolo europeo (U18 e U20) vinto rispettivamente nel 2020 e nel 2022, seguito l’anno successivo dall’argento mondiale U21. Gabriele ama la musica e i videogiochi, nel 2024 entra con stabilità nelle rotazioni dell’Italia, crescendo alle spalle di un’icona come Fabio Balaso.
Giovanni Caserta è un nuotatore nato a Catanzaro il 17 gennaio 2002. È alto un metro e 80 e pesa 73 chilogrammi. A Parigi prenderà parte alla 4×200 stile libero. Sulla pagina ufficiale del Coni viene evidenziato come all’inizio non fosse attratto dal nuoto «perché è un po’ allergico sia all’acqua sia al freddo». Col tempo però Giovanni, uno degli orgogli sportivi della città di Catanzaro, inizia prenderci gusto e la corsia diventa il suo habitat naturale. Sin da giovanissimo si fa notare per le sue doti di velocista. La sua prima società è stata la Calabria Swim Race, Vanni Celano il primo tecnico. Da due anni si allena ad Ostia, guidato dal tecnico federale Claudio Rossetto. Viene descritto come «un amante della fatica e durante una gara gli piace la sensazione dei muscoli che fanno male, che lo obbliga a dover spingere ancora di più». Bronzo alle Universiadi 2023 di Chengdu sui 200 metri stile libero, nel tempo libero torna spesso a trovare la sua famiglia in Calabria e ha una passione per i videogiochi ed il surf, oltre ad essere un grande tifoso del Catanzaro. Nel 2024, dopo il Settecolli di Roma, conquista la convocazione per i Giochi Olimpici di Parigi.
Simone Alessio è un taekwondoka, nato a Livorno il 14 aprile del 2000 (alto 1,98 per 80 chilogrammi) ma trasferitosi all’età di tre anni a Sellia Marina, in provincia di Catanzaro. Ed è proprio in Calabria che impara l’arte di calciare e tirare i pugni grazie a papà Salvatore, paracadutista ed ex praticante del taekwondo. La sua prima società è la GS Vigili del Fuoco di Catanzaro, Francesco Laface il primo tecnico. I primi successi internazionali sono coronati titolo mondiale a Manchester nel 2019 nei -74 kg, primo taekwondoka italiano a vincere un oro mondiale. Sempre a Manchester nel 2022 vince il titolo europeo nei -80 kg. Nel 2023 a Baku conquista il titolo di campione del mondo. Grande tifoso della Roma, «sul quadrato fa suo il motto “mors tua, vita mea”». A Parigi 2024 cercherà di dimenticare la delusione di Tokyo cercando di ottenere l’unico oro che ancora gli manca.
Giovanni Tocci è da tempo uno dei tuffatori italiani più noti a livello nazionale. Nato a Cosenza il 31 agosto 1994 (è alto 1,76 per 72 chilogrammi), si è avvicinato ai tuffi dopo aver provato con il nuoto. Il suo talento è emerso già in giovanissima età, da junior conquista 4 titoli europei, a cui seguono alcuni infortuni che condizionano non poco il suo percorso. Ma la tenacia di Giovanni lo porta a non mollare e dagli Europei di Eindhoven 2012 in poi si mette in luce tra i grandi della disciplina. Vince due medaglie continentali ma soprattutto, a Doha nel 2024, l’argento mondiale nel sincro insieme a Lorenzo Marsaglia, un risultato mai ottenuto nella storia dall’Italia maschile. Il tuffatore cosentino è appassionato di boxe, tiro a volo, atletica e pallavolo e con gli hobby della caccia e della pesca. Arriva a Parigi dopo i sesti posti di Rio 2016 e di Tokyo 2020.
Massimo Spinella è un atleta di tiro a segno. Nato a Reggio Calabria l’8 agosto del 1999, è cresciuto nella Tsn Reggio Calabria mentre oggi è nella Fiamme Gialle. La sua passione è nata già negli anni in cui frequentava le scuole medie, subito dopo ecco la passione per la pistola automatica 25 metri. «Il suo sport – riporta la nota del Coni – è da sempre una sfida continua con sé stesso e con le proprie paure ma lui pensa soltanto a dominare i pensieri negativi e a colpire il centro del bersaglio, provando a seguire le orme di due icone della disciplina come l’azzurro Roberto Di Donna e il tedesco Ralf Schumann». Tra le passioni di Massimo ci sono anche il calcio, la pallacanestro e l’atletica e ha un debole per i motori. Nel 2019 ha conquistato l’argento nella pistola libera agli Europei juniores di Bologna mentre nel febbraio del 2023 ha vinto al Cairo in una tappa di Coppa del Mondo. (f.veltri@corrierecal.it)
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