CROTONE Cgil e Cisl ci ripensano. Lo scorso 8 luglio le due sigle sindacali confederali, insieme a Flaica cub, Fiadel-Cisal e Fse Cobas, avevano preso le distanze da un comunicato della Uil di Crotone relativo alla situazione critica in cui versa Akrea, società in house del Comune di Crotone, che si occupa dello spazzamento, raccolta e conferimento in discarica dei rifiuti prodotti nella città pitagorica. Cgil, Cisl e le altre tre sigle sindacali, con il comunicato dell’8 luglio scorso, avevano rotto il fronte sindacale contestando alla Uil la posizione critica espressa nei confronti dell’attuale management dell’Akrea. In particolare la Uil aveva contestato scarsi risultati raggiunti nella raccolta differenziata e scarsa attenzione nei confronti delle maestranze aziendali. Nella replica la Cgil, la Cisl e le altre tre sigle sindacali si erano dissociati «pienamente» dalla denuncia presentata dalla Uil ed avevano espresso «piena solidarietà» al presidente dell’Akrea, Alberto Padula, lanciando accuse pesanti nei confronti della Uil.
Nella nota di oggi Salvatore Scicchitano, segretario Fp Cgil, e Francesco Aprigiano, segretario Fit Cisl, scrivono: «Ogni riferimento ad interessi personali o carriere facili non erano assolutamente rivolte all’azione sindacale della Uil, bensì a gestioni societarie passate che hanno agevolato la crescita professionale di alcune figure rispetto ad altre, esponendo Akrea a molteplici contenziosi che hanno prodotto condizioni di indebitamento». Anche questa denuncia di Cgil e Cisl è molto pesante e meriterebbe approfondimenti soprattutto da parte della proprietà (Comune di Crotone) e non solo, considerato che a rimetterci non è stata solo l’Azienda ma soprattutto i cittadini-utenti che hanno dovuto fare fronte ai presunti sperperi. Sempre nella nota di oggi, Cgil e Cisl scrivono: «Ci traviamo pienamente concordi con tutte le posizioni e le rivendicazioni della Uil Trasporti di Crotone le quali puntano ad un miglioramento ad un efficientamento della società, quanto ad un miglioramento del servizio: sottoscrizione contratto di servizio, nuovo assetto organizzativo aziendale; assunzioni stagionali, programma ferie estive e pieno smaltimento ferie – anche in considerazione delle quantità eccessive cumulate dai lavoratori -, elenco dei dipendenti Akrea in quiescenza nel triennio 2024, 2025 e 2026 al fine di programmare un piano di incentivo all’esodo utile al rafforzamento dell’organico, piano degli investimenti». Sono gi stessi obiettivi annunciati dalla Uil che anche Cgil e Cisl «intendono perseguire» per poter «puntare ad un’azienda sana e ben organizzata in grado di aumentare la raccolta differenziata e la qualità del servizio». In questo modo l’Akrea «garantirebbe una città più pulita e il futuro occupazionale dei lavoratori». Cgil e Cisl chiariscono che, con il loro precedente comunicato, non hanno inteso mettere in discussione l’unità sindacale, anche se di fatto il risultato è stato proprio questo. Cgil, Cisl e Uil, quindi, uniti chiedono un cambio di passo all’Akrea e in qualche modo mettono in discussione l’attuale management. A questo punto resta da capire quali potrebbero essere le intenzioni della proprietà (Comune di Crotone) che, sino a questo momento, non ha detto una sola parola. Se il Comune dovesse condividere le critiche dei sindacati confederali potrebbe anche voler dire che si prepara ad un nuovo cambio del Cda di Akrea.
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