I cori «non erano contro lo Stato ma citazioni di un film». Annullato Daspo ad un tifoso della Vibonese

CATANZARO Il Tar Calabria (sezione prima) ha annullato il provvedimento Daspo emesso nei confronti di un tifoso della “Us Vibonese Calcio”, notificato il 26 ottobre 2023, per la durata di due anni con «divieto esteso alle zone circostanti gli impianti sportivi, nonché ai luoghi interessati alla sosta, al transito ed al trasporto di coloro che partecipano o assistano alle competizioni». Il fatto si riferisce alla gara disputata tra la Vibonese e l’allora Fc Lamezia Terme durante il quale, secondo la Questura, il tifoso (assistito dall’avvocato Giuseppe Di Renzo) «incitava alla violenza intonando, con l’uso di un megafono e rivolto alla curva dei tifosi locali, dando le spalle al terreno di gioco, cori dal contenuto chiaramente denigratorio nei confronti dello Stato e delle Istituzioni che lo rappresentano e, allo stesso modo, incitava gli altri tifosi ad intonare tali cori».

Le motivazioni

Come si legge nelle motivazioni del Tar, la condotta del ricorrente «appare del tutto riconducibile ad una deprecabile prassi alquanto diffusa tra le tifoserie tanto da verificarsi in molteplici occasioni e presso molti degli stadi italiani» inoltre «il coro intonato (anche) dal ricorrente abbia il fine di provocare un effetto scenografico di emulazione delle scene di un film dal titolo “Ultras”, proiettato nel corso della stagione cinematografica 2020 in cui lo stesso coro, il cui testo (…) è stato ideato dal suo autore ed eseguito, nel corso della narrazione filmica, dagli attori di quel lungometraggio nella veste di tifosi “ultras”». Secondo il Tar in altri termini «non si comprenderebbe perché inibire per il futuro al solo tifoso l’accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive e non a tutti i tifosi che hanno concorso ad eseguire il coro». (Gi.Cu.)

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