LAMEZIA TERME «L’azione compiuta dall’ Arma dei Carabinieri, dalla Procura e da tutte le autorità coinvolte, a cui rivolgo il mio più sentito plauso, dimostra che sull’area industriale Ex Sir bisogna concentrare misure di controllo serie ed efficienti». Lo scrive il deputato della Lega Domenico Furgiuele riguardo l’operazione dei militari che ieri hanno sequestrato un tratto del canalone industriale a Lamezia Terme per inquinamento. «Il sequestro di quasi 400 metri del canalone di scolo che si immette nel torrente Turrina, e poi sfocia in mare, ci dice, oltre ogni dubbio, che da quelle parti si consumano condotte quantomeno irregolari, per non dire illecite, con conseguenze disastrose per l’ambiente e per l’economia costiera. Non smetto – continua il deputato – di segnalare da mesi, sulla stampa e anche con atti ufficiali, l’urgenza di rafforzare il dispositivo di controllo capillare dell’area Benedetto XVI. Ciò per garantire una maggiore sicurezza agli insediamenti produttivi, spesso oggetto di atti delinquenziali (vedi l’episodio deplorevole subito dall’azienda Callipo) e un monitoraggio dei siti più delicati , e quindi più esposti al rischio di sversamenti di sostanze inquinanti. Ribadisco al Prefetto l’esigenza di potenziare il controllo facendo leva sul dispositivo dei militari coinvolti nella operazione strade sicure. Unitamente a questo – conclude – è necessario lavorare per rendere sempre più efficiente l’impianto di video sorveglianza per il quale a suo tempo furono investiti parecchi denari , salvo dare scarsi risultati. Ora si lavori per interventi strutturali».
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