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Tirocinanti regionali, i sindacati: «Tante promesse e pochi fatti»

Le sigle sindacali protestano e annunciano battaglia: «Con l’approvazione della legge di bilancio arriverà la verità»

Pubblicato il: 26/07/2024 – 15:16
Tirocinanti regionali, i sindacati: «Tante promesse e pochi fatti»

CATANZARO Attingere ai fondi nazionali ed europei inutilizzati per risolvere la delicata questione dei tirocinanti calabresi. È l’opportunità emersa durante l’incontro avvenuto con il presidente della Regione Occhiuto con i sindacati nell’ambito del quale il governatore ha preso l’impegno di organizzare un incontro presso il ministero della Funzione Pubblica, competente per le modalità di contrattualizzazione del personale degli enti pubblici, inclusi i tirocinanti. «Tuttavia – scrivono in una nota le segreterie regionali Nidil Cgil Felsa Cisl Uil Temp – nonostante le rassicurazioni iniziali, ad oggi non abbiamo ricevuto aggiornamenti concreti sul mantenimento di tali promesse. Con l’approssimarsi della scadenza dell’ennesima proroga dei tirocini, come organizzazioni sindacali stiamo lavorando a livello regionale e nazionale affinché vi siano sviluppi tangibili».

Pronta una manifestazione di protesta

«La nostra priorità – continuano – è la contrattualizzazione di questi lavoratori, per la quale è fondamentale individuare le risorse necessarie. Questo passaggio è essenziale per dare piena attuazione alla normativa approvata lo scorso febbraio, che rappresenta un primo passo verso il riconoscimento del valore e dei diritti di coloro che, per oltre un decennio, hanno lavorato in condizioni precarie e senza adeguata tutela. Settembre sarà un mese cruciale poiché coinciderà con l’inizio delle discussioni sulla legge di bilancio 2025. Questo momento rappresenta forse l’ultima opportunità per la politica calabrese di dimostrare concretamente il proprio impegno, mantenendo le promesse finora fatte e troppo spesso disattese. Siamo ancora fiduciosi che la vertenza possa trovare una soluzione positiva ma è evidente che, dopo aver superato gli ostacoli normativi, occorre ora una chiara e decisa volontà politica, che finora è stata insufficiente. Qualora queste promesse non venissero rispettate, è già stata pianificata una grande manifestazione di protesta, concordata in stretta collaborazione con delegati e delegate, e discussa nelle assemblee che teniamo regolarmente. Questa mobilitazione sarà una risposta necessaria e inevitabile per far sentire la voce dei tirocinanti e rivendicare i loro diritti. Indipendentemente dagli sviluppi, siamo determinati a garantire che questi lavoratori ottengano finalmente il riconoscimento e le tutele che meritano, mettendo fine a una situazione di sfruttamento che si protrae ormai da troppo tempo».

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