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Zes Unica, Mazzuca: «Lavoriamo per incrementare il credito d’imposta»

Lo dice il Vice Presidente di Confindustria per le Politiche Strategiche e lo Sviluppo del Mezzogiorno

Pubblicato il: 26/07/2024 – 17:48
Zes Unica, Mazzuca: «Lavoriamo per incrementare il credito d’imposta»

ROMA «Valutiamo positivamente la struttura e i contenuti del Piano strategico sulla ZES Unica presentato stamattina dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal Ministro per gli Affari Europei il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto». Così il Vice Presidente di Confindustria per le Politiche Strategiche e lo Sviluppo del Mezzogiorno, Natale Mazzuca. «In particolare, condividiamo l’individuazione delle filiere da rafforzare – con i relativi settori prioritari – e delle tecnologie da promuovere. Tra le prime – ha spiegato – l’Agroindustria, il Turismo, l’Elettronica-ICT, l’Automotive, il Made in Italy di qualità, la Chimica e farmaceutica, la Navale e cantieristica e l’Aerospazio. Le tecnologie da promuovere richiamano invece in larga parte le indicazioni del Regolamento europeo STEP, includendo Digitale, Cleantech e Biotech».
«Su questo, nell’ambito del costruttivo confronto avviato col Governo, c’è un’ampia convergenza rispetto ai contributi che abbiamo fornito nei mesi scorsi alla Struttura di Missione – ha osservato il Vice Presidente – che sottolinea come sia “molto rilevante” anche il focus dedicato agli investimenti infrastrutturali. «Senza entrare nel dettaglio dei progetti, il Piano fornisce un chiaro indirizzo sulle priorità di intervento dei prossimi anni a valere sulle risorse disponibili, PNRR e Fondi di coesione in primis, nella consapevolezza che il divario infrastrutturale rappresenta uno dei principali gap per l’economia e l’industria meridionali» – ha fatto notare Mazzuca.
«La sfida ora è l’attuazione, cui la nostra rete territoriale, nel suo ruolo di “facilitatore”, può dare un impulso forte, a partire dalla messa a terra delle autorizzazioni uniche. L’obiettivo è di rendere più fluido il processo, recuperando una logica di prossimità che agevoli insediamenti e investimenti coerenti con le linee strategiche del Piano. Confidiamo che questa collaborazione possa essere un tratto fondante del lavoro congiunto volto a sostenere sviluppo e occupazione al Sud. Ma si tratta di obiettivi ambiziosi che necessitano di una visione organica, composta anche da una dotazione finanziaria adeguata». «Ecco perché ribadiamo che il credito d’imposta è una componente essenziale dell’operazione ZES Unica. Il dato dei giorni scorsi sulle richieste di agevolazione ha fotografato la fase di grande dinamismo che sta vivendo il sistema produttivo meridionale, legata anche a una maggiore propensione agli investimenti. È importante quindi sostenere e implementare questo trend positivo, mentre il recente provvedimento di riparto delle risorse per questa misura sta generando forti preoccupazioni» – ha affermato il Vice Presidente di Confindustria.
«Per questo, con il Governo, dovremo lavorare nei prossimi mesi per individuare la reale necessità di risorse e impegnarci per incrementare quelle disponibili, adeguandole il più possibile alla domanda delle imprese e sfruttando ogni strumento utile a tal fine. Al tempo stesso – ha aggiunto Mazzuca – occorrerà assicurare al credito d’imposta un orizzonte pluriennale, favorendo così una pianificazione degli investimenti che, da un lato, eviti la corsa a prenotare i fondi disponibili in un’unica finestra temporale e, dall’altro, assicuri alle imprese un quadro di certezza del diritto funzionale alla loro competitività».
In tal senso, «accogliamo con favore le rassicurazioni fornite dal Governo in questi giorni- ha detto, incitando ad “un’azione coraggiosa e radicale, senza ideologia e pregiudizi, in cui la stella polare sia una visione strategica di lungo periodo, che faccia perno sul Mezzogiorno come fattore determinante per la crescita del nostro paese. In un Paese che ha ancora divari così profondi al suo interno, il vero scatto di reni deve partire dal riequilibrio sociale ed economico dei territori».
(redazione@corrierecal.it)

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