Ultimo aggiornamento alle 17:06
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

il riconoscimento

La Via Appia entra nel Patrimonio mondiale dell’Unesco

Il ministro calabrese Giacomo Mancini la salvò dall’aggressione degli speculatori edilizi

Pubblicato il: 27/07/2024 – 22:01
La Via Appia entra nel Patrimonio mondiale dell’Unesco

ROMA Regina Viarum, la definì il poeta Stazio nel I secolo dopo Cristo.
Ma anche insignis, nobilis, celeberrima: nelle fonti antiche si rintraccia già la valenza politica, economica, commerciale, sociale e religiosa che la Via Appia ha avuto nella storia. Oltre mille chilometri, da Roma a Brindisi, che hanno visto scorrere un flusso ininterrotto di persone, merci, idee, civiltà, file di pellegrini diretti in Terra Santa, condottieri pronti a salpare per il Mediterraneo, i ribelli insorti con Spartaco catturati e crocifissi lungo la strada fino a Capua.
Eccellente prototipo del sistema viario romano, ma anche e soprattutto crocevia di culture, la Via Appia entra ufficialmente nella lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità, iscritta dal Comitato Unesco riunito a Nuova Delhi nella 46/a sessione: è il 60/o sito italiano, a consolidare il nostro primato. Un risultato frutto del lavoro di squadra – sottolineano dal ministero della Cultura, che per la prima volta ha promosso direttamente la candidatura – che ha coinvolto 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 13 Città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi, 25 Università, rappresentanze delle comunità territoriali, associazioni, nonché il ministero degli Esteri e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede: l’Appia è la strada dove sorse la prima catacomba, fu percorsa da Paolo per arrivare Roma e poi da Pietro e fu una delle prime “viae peregrinorum”. 

Giacomo Mancini la salvò dall’aggressione degli speculatori edilizi

L’allora ministro (cosentino) dei Lavori pubblici, Giacomo Mancini, salvò la via Appia dall’aggressione degli speculatori edilizi. A ricordarlo è il figlio del leader socialista Pietro Mancini. Mancini, evidenzia, riuscì nell’impresa con il sostegno di grandi urbanisti, in primis Antonio Cederna, a salvare l’Appia Antica dall’aggressione degli speculatori edilizi e dei “palazzinari”, protetti dalle giunte Dc degli anni 60 e 70. (redazione@corrierecal.it)

Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x