ROMA «Oggi è il compleanno di Maysoon Majidi, la giovane attivista curdo-iraniana scappata da un regime repressivo e violento come quello iraniano e ora detenuta in carcere in Italia perchè accusata di essere una scafista. Un’accusa basata su testimonianze tradotte male, da mediatori culturali di una lingua diversa da quella dei testimoni stessi che, raggiunti dai familiari di Maysoon, hanno negato di averla mai identificata come la scafista». Lo dichiara in un appello pubblicato sui suoi profilo social, Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. «Abbiamo tutti sperato che a Maysoon venissero almeno concessi gli arresti domiciliari, ma questo non è accaduto. Maysoon Majidi non si spiega come possa essere finita in quest’incubo, ha perso 15 chili, è molto provata e si sente abbandonata in un Paese che non conosce dove si parla una lingua che lei non comprende. Io l’ho incontrata in carcere a febbraio scorso e nei prossimi giorni tornerò a farle visita, ma serve l’aiuto di tutte e tutte per sostenerla in questo momento difficile. Non lasciamola sola: scrivetele una cartolina, una lettera, un telegramma. Facciamole sentire tutta la nostra vicinanza e solidarietà», aggiunge. «Le lettere o le cartoline possono essere mandate a questo indirizzo: Maysoon Majidi c/o Casa Circondariale “Panzera” di Reggio Calabria Via del Carcere Nuovo, 15 – 89133 Reggio Calabria», si legge infine nel post.
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