Ultimo aggiornamento alle 8:47
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

calcio serie b

L’addio di Tutino al Cosenza e la settimana decisiva (che è sempre la prossima)

L’imminente cessione dovrebbe sbloccare il mercato. Alvini in ritiro ha lavorato con una squadra incompleta. E domani si torna al “Marulla”

Pubblicato il: 29/07/2024 – 7:19
L’addio di Tutino al Cosenza e la settimana decisiva (che è sempre la prossima)

COSENZA Della cessione di Gennaro Tutino alla Sampdoria, al Sassuolo o a chissà chi, che tarda ad arrivare (si diceva che quella scorsa e l’altra ancora sarebbe stata la settimana decisiva e ora lo sarà quella appena iniziata) e rallenta il mercato del Cosenza, si è già parlato abbastanza. Anche troppo. Lo hanno capito tutti che senza i denari incassati dall’addio dell’attaccante napoletano, difficilmente il direttore sportivo Gennaro Delvecchio sarà in grado di regalare alla piazza maggiore qualità ed esperienza rispetto a quanto visto dal 13 al 27 luglio dalle parti di Cascia. Nulla da togliere ai talentuosi giovanotti di prospettiva (più l’esperto Cardinale e l’ottimo Mazzocchi ripreso in prestito soltanto venerdì scorso), giunti in rossoblù ma, è inutile girarci intorno, a questo punto dell’estate in tanti, persino i più ottimisti, si aspettavamo di più dalla coppia Ursino-Delvecchio, accolta, in special modo l’ex Crotone, tra gli applausi scroscianti di un ambiente che, lasciato un usato più o meno sicuro (Gemmi-Viali), si era convinto di vedersi materializzare davanti agli occhi un progetto definito, deciso, ambizioso e più solido delle chiacchiere che, invece, da una ventina di giorni a questa parte, stanno spadroneggiando sulla concretezza di un “caso” Tutino (e adesso anche Marras) portato troppo per le lunghe.

Giuseppe Ursino e Gennaro Delvecchio

Marras-Tutino, appunto, la coppia da sogno della scorsa stagione dei Lupi che oggi spera di non prendere parte al futuro rossoblù, probabilmente perché a Cosenza il futuro resta sempre fedele a sé stesso. Le loro doppie assenze per fantomatici risentimenti muscolari e lavori differenziati contro Roma Primavera e Trapani, oltre a far comprendere una volta per tutte ai tifosi che su di loro, e sulle bandiere in generale, sarà il caso di non puntare più, hanno ricordato ai più distratti che nei 15 giorni di ritiro, il povero Massimiliano Alvini ha lavorato con un attacco composto da Arioli, Novello, Zilli e un po’ di Fumagalli, oltre a un centrocampo tutto da (ri)costruire. Lo abbiamo già scritto diverse volte: aver deciso di riscattare Tutino per rivenderlo, con plusvalenza (perché questo è sempre stato l’intento del presidente Guarascio), senza avere pronta una immediata strategia di mercato, è stato un errore gravissimo. Nessun allarme, sia chiaro, ma neanche tutto bene. È chiaro che con un mese di mercato ancora da vivere e sopportare, tanto potrà ancora accadere, resta però il fatto che il ritiro pre-campionato non è stato proprio l’ideale per il neo allenatore toscano che nel giorno della sua presentazione aveva chiesto una rosa pronta al 90 per cento con cui poter lavorare fin da subito. Alla fine si è accontentato delle “briciole” di pochi vecchi e tanti nuovi giovani rampanti dal futuro di certo assicurato ma dal presente ancora ricco di incognite. Si è adeguato a vedere solo da lontano – in senso metaforico – Tutino e Marras, che mai schierati nelle amichevoli per ovvie ragioni di opportunità, stanno concludendo, e non solo per colpe loro, da nascosti in casa, e quindi non in grande stile, la loro storia in maglia rossoblù.

Manuel Marras

Una vicenda gestita malissimo che ha finito per innervosire non pochi sostenitori e che chiuderà il sipario con gli scontati addii social strappa lacrime, improperi e indifferenza.
Da domani, Micai e soci torneranno a Cosenza per la seconda parte della preparazione, la speranza è che si chiuda una volta per tutte il capitolo Tutino e si inizi a costruire finalmente una squadra in grado di affrontare il prossimo torneo di B con meno patemi d’animo possibili. Si attendono altri innesti di qualità a centrocampo (José Mauri sarà il primo?), in difesa (serve almeno un altro centrale e un vice D’Orazio) e, soprattutto, nel reparto offensivo in cui, perso un altro obiettivo di mercato come Jaime Baez (andrà al Peñarol), bisognerà sostituire in tempi rapidi due calciatori carismatici da assist assicurati e 20 gol stagionali. (fra.vel.)

Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x