CATANZARO Messaggi di pace dopo la “guerriglia” pre e post elettorale. A lanciarli è la Lega Calabria all’indirizzo di Forza Italia e soprattutto del governatore Roberto Occhiuto, vicesegretario nazionale azzurro. Segnali, al momento, giusto questi, ma in politica contano anche i segnali, che sembrano sottintendere una ricucitura in atto da parte di alcuni big del Carroccio per chiudere gli strappi aperti nelle scorse settimane. Nel contesto generale di una lotta a livello nazionale per posizionarsi come secondo partito della coalizione di centrodestra anche la Calabria ha rappresentato un terreno di scontro, combattuto a suon di campagne acquisti (Katya Gentile e Giuseppe Mattiani “ingaggiati” dalla Lega), sgambetti e dispetti, botta e risposta sui temi più caldi e più divisivi dell’agenda politica, come l’autonomia differenziata, le concessioni balneari o la sanità, con reciproche invasioni di campo altrui che hanno alzato la temperatura tra salviniani e azzurri, segnatamente tra salviniani e Occhiuto. Un quadro di tensione che ha anche indotto diversi analisti politici a ipotizzare una sorta di strategia dei forzisti di depotenziare la Lega, nel mentre si rinsaldava l’asse, sempre forte, tra Forza Italia e Fratelli d’Italia: “letture” alimentate anche dal varo della “nuova” Giunta da parte di Occhiuto, con la Lega che ha sì mantenuto un posto nell’esecutivo ma con deleghe meno pesanti di prima.
Insomma, tutte premesse di uno scontro destinato a inasprirsi. E invece, ora non sembra così. Le ultime evoluzioni segnalano infatti una “frenata” da parte di importanti esponenti della Lega nella prova muscolare contro Fi. Anche perché nel frattempo il Carroccio calabrese ha cambiato guida, con l’arrivo del commissario “traghettatore” e “raffreddatore di conflitti” Rossano Sasso, che ha già impresso un ritmo più sicuro a un partito che fino a qualche mese fa tutto sembrato tranne che governato. Nella sua prima uscita pubblica da leader regionale della Lega Sasso ha di fatto inaugurato questa fase non belligerante nei confronti di Occhiuto e di Forza Italia, spiegando, in sintesi, che il Carroccio non si sentiva assolutamente penalizzato nella rivisitazione della Giunta. E una “corrispondenza di amorosi sensi” negli ultimi tempi traspare anche dalle più recenti dichiarazioni pubbliche di uno dei “colonnelli” della Lega calabrese, il vicecapogruppo alla Camera Domenico Furgiuele, che nei mesi scorsi non aveva lesinato critiche a Occhiuto (aveva bollato come «atto di illusionismo» una delibera del governatore sulla Bolkenstein). Ma due settimane fa Furgiuele si è fatto ritrarre in una posa fotografica molto serena con Occhiuto a margine di un incontro sulle problematiche del Golfo di Sant’Eufemia, e oggi si è sperticato in lodi nei confronti del presidente e del governo regionale sul nuovo corso all’aeroporto di Lamezia Terme. Complimenti a Occhiuto e alla Giunta sarebbero poi arrivati nel pomeriggio anche dalla senatrice leghista Tilde Minasi. A questi segnali vanno poi aggiunti i “buoni uffici” che intercorrono comunque da tempo tra Occhiuto ed esponenti della Lega, come il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. Poiché è nessuno fa niente per nessuno “gratis”, ovviamente già fioccano i retropensieri, come quelli di chi dice che questi segnali di pace che la Lega starebbe lanciando a Forza Italia sarebbero comunque funzionali a qualcosa. A tanti infatti non sfugge che c’è ancora da definire il “nodo” delle presidenze delle Commissioni del Consiglio regionale, che stanno per andare a scadenza, e la Lega deve “difenderne” ben 4 dal possibile assalto degli alleati, soprattutto di Forza Italia. (a. cant.)
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