REGGIO CALABRIA “Esprimiamo grande soddisfazione per la presenza al Consiglio regionale di sindaci rappresentativi delle province calabresi, compresi quelli dei capoluoghi Vibo, Catanzaro e Reggio Calabria, in un momento così importante per il futuro della nostra regione. Una presenza che ha confermato l’attenzione dei primi cittadini sul tema dell’autonomia differenziata che va di pari passo con il grande successo della raccolta delle firme a sostegno del referendum abrogativo, arrivata in pochi giorni a oltre 400mila sottoscrizioni. A ulteriore dimostrazione della validità delle osservazioni e preoccupazioni espresse dai sindacati, dalle associazioni e della Chiesa che ha fatto sì che in molte regioni italiane si arrivasse alla presentazione delle ppa a sostegno del referendum”. Ad affermarlo sono i capigruppo di opposizione in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua (Pd), Davide Tavernise (M5s) e Antonio Lo Schiavo (Misto). “L’esito dei lavori della I Commissione “Affari istituzionali” – proseguono i capigruppo – ha confermato ancora una volta, invece, l’ipocrisia e l’ambiguità della maggioranza di governo, del governatore Occhiuto e del presidente Mancuso. Né abbiamo apprezzato le affermazioni del presidente Mancuso, presente in Commissione, sulla presunta parzialità dei sindaci che ha definito tifosi, invece di valorizzare il ruolo di protagonisti che hanno dimostrato in questa delicata fase. La delusione è ancora più grande perché questo atteggiamento ambiguo e contrario agli interessi dei calabresi è stato registrato alla presenza di una nutrita rappresentanza di amministratori locali che sono stati testimoni diretti della posizione del centrodestra calabrese preoccupato soltanto di non disturbare il governo nazionale e i vertici dei partiti di appartenenza. Non può interpretarsi in altro modo – proseguono i tre – il diniego alla nostra richiesta, rivolta alla presidente Luciana De Francesco, di fare arrivare in Consiglio la ppa sul referendum. Una richiesta legittima e sottoscritta da un terzo dei consiglieri regionali volta a esprimere una valutazione squisitamente politica sulla volontà o meno di aderire al refererendum”. “Nonostante ciò – concludono Bevacqua, Tavernise e Lo Schiavo – nei prossimi giorni ci attiveremo sempre di più per mobilitare e convincere i calabresi a sottoscrivere la proposta di referendum per dare un segnale forte a questa maggioranza arrogante che arroccata alle proprie poltrone non si pone nessuno scrupolo nel sacrificare i diritti fondamentali dei calabresi, a partire da quelli alla sanità, alla mobilità e all’istruzione”.
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