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Autonomia, la mobilitazione del centrosinistra. Ma il centrodestra alza un muro invalicabile

Sit-in dei sindaci al Consiglio. Mancuso all’opposizione: «Inutile fare gli eroi oggi». La proposta di referendum abrogativo non fa passi avanti

Pubblicato il: 31/07/2024 – 16:12
Autonomia, la mobilitazione del centrosinistra. Ma il centrodestra alza un muro invalicabile

REGGIO CALABRIA Sit-in dei sindaci davanti al Consiglio regionale per protestare contro l’autonomia differenziata. Così è iniziata una lunga giornata politica a Palazzo Campanella, in occasione della seduta della prima Commissione del Consiglio regionale convocata per esaminare la proposta di referendum abrogativo dell’autonomia differenziata presentata dai gruppi del centrosinistra. Una mobilitazione che si è poi spostata anche nell’aula della prima Commissione, con l’inedita presenza di una delegazione dei sindaci, ma che alla fine – almeno stando a quanto si è appreso – si è scontrata con il muro della maggioranza di centrodestra, rappresentata dalla presenza, anche questa abbastanza inedita, del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, della Lega: alla fine della discussione, molto animata e concitata, la trattazione della proposta del centrosinistra è stata rinviata ma l’impressione è che non avrà molta strada davanti nemmeno in futuro. Dal fronte dell’opposizione si è evidenziata «l’urgenza del tema da affrontare», ricordando che era stato chiesto al presidente Mancuso di fare arrivare la proposta di referendum direttamente in Consiglio regionale il 26 luglio senza passaggi in Commissione, ma non solo la richiesta non è stata accolta tale richiesta, ma la Commissione è stata convocata dopo 15 giorni, sfruttando il tempo massimo possibile previsto dal regolamento. Si tratta di un evidente atteggiamento ostruzionistico che non ha alcun senso, se non quello di umiliare la Calabria e la minoranza politica presente in Consiglio, continuando così a prendere in giro i calabresi». Il centrosinistra ha evidenziato «l’ambiguità del centrodestra e del presidente Occhiuto che a parole criticano l’autonomia differenziata e nei fatti e con gli atti amministrativi ne favoriscono processo e applicazione della legge. Chiediamo che la proposta arrivi in Aula prima della pausa estiva perché vogliamo capire se il presidente Occhiuto e il Consiglio regionale sono a favore del referendum abrogativo di questa legge, basta con la melina, basta con gli slogan e basta con le parole fumose».

Il sin-in dei sindaci davanti al Consiglio regionale

L’intervento di Mancuso

Tra i primi a intervenire in prima Commissione lo stesso Mancuso, che contesta le espressioni del centrosinistra: «La discussione – dice Mancuso secondo quanto riporta il resoconto stenografico della seduta – è stata trasformata in una seduta di Consiglio con la presenza dei sindaci. Ricordo che la modifica del Titolo V della Costituzione è opera della sinistra ed è inutile l’atteggiamento eroico di oggi. Diversi giuristi hanno intravisto elementi di incostituzionalità sulla proposta referendaria che sarà respinta. Il Consiglio regionale si è espresso con diversi ordini del giorno ed ha votato un documento con il quale si dice che l’autonomia differenziata è una grande opportunità ad alcune condizioni. L’autonomia differenziata con il finanziamento dei Lep dovrà colmare il gap oggi esistente in sanità e l’esempio può essere traslato a tutte le materie. E’ vero che le materie non disciplinate dai Lep possano rappresentare un problema ma su questo il Consiglio regionale – ha concluso Mancuso – già si è espresso criticamente».

L’intervento di Lo Schiavo

Al termine del dibattito, quindi il rinvio della trattazione, non prima di una forte dichiarazione di voto del capogruppo del Misto, Antonio Lo Schiavo: «La maggioranza decide, attraverso il rinvio, di non fare arrivare in aula la discussione e i calabresi dovranno sapere che la Calabria non aderirà alla proposta di abrogazione. La scelta peggiore è riscontrabile nell’escamotage della furbizia politica utilizzata per non assumersi responsabilità. La Commissione – ha aggiunto Lo Schiavo – si è sostituita anche alla Corte Costituzionale sulla valutazione dell’ammissibilità del referendum. Chiedo che il presidente Occhiuto riferisca in Aula su quali iniziative intenda intraprendere». (c. a.)

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