LAMEZIA TERME Nuovo appuntamento con Quarta Parete, la rubrica a cura di Paride Leporace, in onda su L’altro Corriere Tv. Focus su tre fatti di cronaca perché «nelle piccole cronache – spiega Leporace – ci sono tante verità. E analizzando tre notizie vedremo di ricavarne degli elementi».
Stacca a morsi l’orecchio all’ex collega, arrestato su una spiaggia in Calabria. La prima notizia analizzata. Un fatto accaduto a Napoli tra due colleghi e che si è concluso su una spiaggia di Scalea con l’arresto dell’aggressore con l’accusa di lesioni gravissime aggravate per aver commesso il fatto per motivi abietti. L’uomo dopo aver commesso il fatto se ne è vantato sui social: «E’ andato a scrivere frasi come “Le ferite che lascio io addosso alle persone non si rimarginano” e altre amenità di questo genere. Nella vicenda i social hanno avuto il loro peso», afferma Leporace. Il secondo fatto di cronaca riguarda la condanna di un pastore di Paola, nel Cosentino, a nove anni di carcere per violenze e maltrattamenti in famiglia. «L’episodio più inquietante tra i tanti, – rileva Leporace – è che l’uomo ha preso i cani dei figli e li ha impiccati privandoli dei loro amici animali. Anche qui il digitale ha avuto un suo peso perché le immagini sono state importanti per rinchiudere questo strano signore».
L’ultima triste vicenda di cronaca analizzata è quella dell’aggressione di un clochard di origini rumene avvenuta il 25 maggio scorso a San Costantino Calabro, nel Vibonese. In piena notte viene svegliato da sei minorenni, riempito di botte e i suoi vestiti bruciati. «Anche in questo caso – spiega Leporace – i video hanno incastrato i sei protagonisti di questa brutta vicenda, quindi il digitale della modernità: storie di violenza che abbiamo conosciuto anche in passato, ma che trovano oggi la loro attualità».
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