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La votazione

Dl carceri, mille nuove unità nella Polizia Penitenziaria

L’Aula ha votato la fiducia posta dal governo sul dl. Il provvedimento è atteso alla Camera, già nella giornata di domani

Pubblicato il: 01/08/2024 – 17:57
Dl carceri, mille nuove unità nella Polizia Penitenziaria

ROMA Il decreto legge recante misure urgenti in materia penitenziaria, anche conosciuto come decreto carceri, appena approvato, con la questione di fiducia, in prima lettura dal Senato, consta di 22 articoli, ripartiti in quattro capi. Rispetto al testo licenziato dal Consiglio dei ministri, il lavoro svolto in commissione Giustizia si è concretizzato nella introduzione di sette ulteriori disposizioni. Il provvedimento, come modificato in commissione Giustizia, si compone di 22 articoli suddivisi in quattro Capi. Un primo filone di intervento riguarda il sistema carcerario e il personale penitenziario. Il secondo filone interviene sull’esecuzione penale; tra le misure si modifica il procedimento per l’applicazione delle misure alternative alla detenzione e della liberazione anticipata. Il terzo filone di intervento riguarda le condizioni carcerarie e il trattamento dei detenuti: tra le altre misure, si prevede la nomina di un commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria. Altre disposizioni ad hoc concernono l’introduzione del reato di indebita destinazione di denaro o cose mobili; norme in materia di squadre investigative comuni; limiti alla sequestrabilità e pignorabilità di depositi di denaro, titoli e altri beni presso la Banca d’Italia riferibili a Stati esteri. Viene poi posticipata di un ulteriore anno l’entrata in vigore delle disposizioni in materia di costituzione del tribunale per le persone, i minorenni e le famiglie.

I punti salienti del testo

Certezza della pena, riaffermazione del ruolo di rieducazione del carcere e investimento su assunzioni di nuovo personale di polizia penitenziaria. Prevede l’ingresso di mille nuove unità nel corpo della Polizia Penitenziaria, ma anche procedure più snelle per concedere di uscire dal carcere in anticipo a chi ne ha diritto, più telefonate per i detenuti e l’istituzione di un albo di comunità adibite alla detenzione domiciliare. Quella che viene offerta – come ribadito dai rappresentanti della maggioranza in commissione giustizia – è una prima risposta dell’esecutivo alla situazione di emergenza degli istituti penitenziari, sovraffollati ed in cui nel 2024 ha fatto registrare dati drammatici rispetto ai suicidi, che hanno ormai superato il numero di 60. Il ministro Carlo Nordio, in occasione della presentazione del Dl, ha precisato che l’intento non è quello «di aprire le porte per alleggerire la popolazione carceraria, che pure costituisce un problema» ed ha aggiunto come la misura adottata sia un «intervento vasto e strutturale che affronta in modo organico un altro settore del sistema dell’esecuzione penale e che potremmo chiamare umanizzazione carceraria». Uno degli articoli riguarda anche anche la modifica di alcune disposizioni in materia di formazione degli agenti di polizia penitenziaria, oltre a modifiche sulla disciplina relativa agli incarichi di livello dirigenziale nel ministero della Giustizia. Inoltre si introduce una nuova fattispecie di reato al fine di chiarire definitivamente la punibilità delle condotte di peculato per distrazione del pubblico ufficiale o dell’incaricato di un pubblico servizio; eliminare le incertezze interpretative in relazione alle procedure esecutive nei confronti degli Stati esteri; razionalizzare benefici e regole di trattamento applicabili ai detenuti, in particolare in materia di colloqui telefonici e liberazione anticipata; assicurare l’effettività delle funzioni di impulso e coordinamento del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo anche in relazione ai poteri di avocazione del procuratore generale presso la corte d’appello; differire il termine per l’entrata in vigore del tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie, al fine di permettere l’adozione degli interventi necessari per l’effettiva operatività del medesimo.

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