LOCRI Una crisi respiratoria davanti agli occhi dei familiari che assistono impotenti di fronte a una situazione che va via via peggiorando. È morta tra le braccia dei genitori Monica Ascioti, una 47enne di Locri. Secondo quanto raccontato dai familiari la donna ha iniziato a sentirsi male nel pomeriggio del 31 luglio: una crisi respiratoria e i dolori che diventano insopportabili. Il padre a quel punto chiama tempestivamente i soccorsi, ma l’ambulanza arriva senza medico a bordo. La situazione degenera e solo dopo riuscirà ad arrivare un medico da Taurianova. Tutto in utile, Monica morirà tra le braccia dei genitori.
«Non so se il medico si fosse trovato all’interno dell’autoambulanza il destino di Monica sarebbe stato diverso, quello che so è che tra l’arrivo del mezzo di soccorso (sprovvisto di medico) e l’arrivo di quest’ ultimo a casa di Monica è trascorso un tempo infinito e senza speranze, lasciando una donna lentamente morire a casa», è la denuncia del presidente del Tribunale per i diritti del malato Pino Mammoliti che annuncia una manifestazione nella Locride nelle prossime settimane: «Siamo stanchi di tutto questo, è ora di dire basta a questo modo di gestire la sanità». (m.r.)
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