Salumificio Monteporo, l’antico sapore della Nduja di Spilinga – VIDEO

VIBO VALENTIA La sua storia è così remota che risalire alle sue origini è difficile. Si dice che un insaccato simile, la “andouille”, sia stato portato nel territorio vibonese dagli Angioini in periodo medievale. Qualcun altro invece sostiene che sia avvenuto nel periodo napoleonico. Come siano andati i fatti non si sa, l’unica cosa certa è che la Nduja abbia avuto origine a Spilinga, nota località in provincia di Vibo Valentia.
Solo qui, infatti, si segue ancora la ricetta originale tramandata di generazione in generazione. Le stesse che oggi portano avanti aziende produttrici di Nduja (pronunciata Ndugja), e tutte con alle spalle una loro storia.

La lunga tradizione del Salumificio Monteporo di Spilinga

Come quella della famiglia Pugliese, proprietaria del noto Salumificio Monteporo, fondato nel 1984. Il signor Peppe, insieme alla figlia Marika, ci ha aperto le porte della sua straordinaria realtà aziendale, accompagnandoci nelle varie fasi di produzione della Nduja. Ha tenuto a precisare, innanzitutto, che la sua Nduja è riempita con carni scelte di maiale, macinate e mescolate con peperoncino rigorosamente calabrese. Lo stesso Peppe ne coltiva una parte nella campagna adiacente al salumificio.
Seguendo le antiche procedure di realizzazione e di riempimento, anche con l’uso di nuovi macchinari, dal Salumificio Monteporo escono ogni giorno quintali di Nduja di vari formati: da quelli più piccoli a quelli davvero maxi di addirittura 25 chili. E non solo classici, anche in versione meno piccante. Le varie pezzature sono destinate a più utilizzi: il formato piccolo per consumo familiare, gli altri più grandi per uso industriale o la ristorazione. Proprio pensando ai ristoratori che la famiglia Pugliese ha ideato un formato speciale: la “Nduja a sottilette” come l’hanno definita. In pratica, fettine sottili di Nduja confezionate sottovuoto e vendute specificatamente a pizzerie, paninoteche e ristoranti.
“Un modo – ha spiegato il titolare della Monteporo – per agevolare l’uso della Nduja nella ristorazione. La nostra idea è stata molto apprezzata”.

La stagionatura e le novità del Salumificio Monteporo

Una delle fasi più importanti – ha continuato a spiegare Peppe Pugliese – è il momento della stagionatura che avviene in apposite celle frigorifere, in alcune delle quali si effettua l’affumicatura. Durante la stagionatura, che dura diversi mesi a seconda del tipo di pezzatura, la temperatura non deve essere né troppo bassa né troppo alta. Come per tutti gli insaccati, deve mantenere una certa frescura. Una volta pronta, la Nduja del Salumificio Monteporo viene confezionata sottovuoto e spedita sul mercato nazionale e internazionale.

Come consumare la Nduja del Salumificio Monteporo

La Nduja è ormai famosa ovunque. È un prodotto alimentare che identifica la Calabria e soprattutto Spilinga. È richiesta in tutta Italia e nel resto del mondo ed è molto apprezzata in Europa, in particolare nei Paesi scandinavi e in Inghilterra. È un insaccato che, proprio per la sua consistenza morbida e spalmabile, è versatile in cucina. Si può gustare su un semplice crostino di pane caldo o utilizzare per insaporire primi al sugo o altri piatti che richiedono un tocco di piccantino. Oggi, non c’è pizzeria o paninoteca che non ce l’abbia nel menu, anche quelle delle altre regioni italiane. Parlando di pizzeria e paninoteca, non possiamo non citare quella di Francesco Pugliese, figlio del signor Peppe, che proprio accanto al Salumificio di famiglia ha aperto “Ndujosità”.
Celebri, oltre le pizze, anche i panini che sforna sul momento e farcisce con ogni bendidio e con la new entry del Salumificio Monteporo: la sottiletta di Nduja. Se vi capita di andarci, vi consigliamo il panino Stromboli. Una delizia!