CAROLEI «E’ mio dovere esprimere grande solidarietà per i dipendenti di Kratos scarl licenziati nei giorni scorsi»: così il sindaco di Carolei Francesco Iannucci. «Una scia di licenziamenti che certamente non terminerà qui. Un licenziamento collettivo, di dipendenti ex Vallecrati, mascherato da licenziamenti singoli e periodici. Non posso neanche immaginare la disperazione di quelle 7 famiglie che non potranno più godere della sicurezza di uno stipendio certo….e non posso neanche immaginare lo stato d’animo degli altri 8 dipendenti che attualmente lavorano in Kratos ma che dovranno vivere ogni giorno con la paura di ricevere la raccomandata di licenziamento. Ma la cosa che più mi sconvolge è il silenzio assordante su questa triste vicenda. Eppure le irregolarità sono tante. Iniziamo dicendo che Kratos scarl è un consorzio di aziende composto al 51% da Geko S.p.a ed al 49% da Dam Aguas (azienda spagnola). Questo consorzio è nato solo per partecipare alla gara europea di 35 milioni di euro bandita dal consorzio Vallecrati per portare avanti li Project financing (mai iniziato)».
Iannucci aggiunge che «oggi, la società spagnola Dam Aguas sta per fallire e venderà le sue quote a Geko che diventerà, quindi, l’unica proprietaria di Kratos che andrà in liquidazione nel caso dovesse perdere la commessa di 35 milioni. Questa ipotesi non è improbabile e quindi la proprietà di Kratos licenzierà tutti i dipendenti assumendo nuovi dipendenti su Geko. Spero che tutto questo non avvenga, perché si tratterebbe di un modo per raggirare la norma a discapito dei lavoratori che nulla centrano in questa faccenda squisitamente politica. Non capisco il silenzio dei sindacati che dovrebbero difendere i loro iscritti perché “a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina”. Invito i sindaci interessati ai servizi resi da Geko e Kratos, gli organi istituzionali direttamente e/o indirettamente coinvolti (Vallecrati, Arrical), nonché i sindacati, a schierarsi apertamente con i lavoratori della Kratos scarl ex Vallecrati per difendere la loro dignità di persone e di lavoratori».
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