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Commissioni, un dossier da “maneggiare con cura”. La maggioranza valuta il rinvio

Il “nodo” del rinnovo delle presidenze potrebbe essere affrontato dopo la pausa ferragostana. Il rischio è un altro braccio di ferro Fi-Lega

Pubblicato il: 03/08/2024 – 6:42
Commissioni, un dossier da “maneggiare con cura”. La maggioranza valuta il rinvio

REGGIO CALABRIA E’ un dossier delicato e forse per questo maneggiato con estrema cura dalla maggioranza. Il tema del rinnovo delle Commissioni del Consiglio regionale e soprattutto delle presidenze al momento è volutamente e accuratamente tenuto in una sorta di “bolla” dal centrodestra, che sul punto rischia di impantanarsi in una fibrillazione interna dalle conseguenze imprevedibili. Archiviata dal governatore e leader della coalizione Roberto Occhiuto la pratica Giunta, con un “rimpastino” che sul piano politico comunque qualcosa ha detto – l’asse Forza Italia-Fratelli d’Italia e una Lega un po’ ridimensionata per la coalizione di governo l’altra pratica da chiudere con l’avvio della fase 2 della legislatura regionale è quella delle Commissioni, ma è una pratica che al momento non sarebbe stata affrontata in profondità. Un po’ di “pour parler” finora confinato dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso in un cerchio ristretto di interlocuzione con i capigruppo, in modo da evitare “plenarie” senza rete e potenzialmente esplosive. E quindi si procede quasi alla giornata, senza fretta, nonostante secondo alcuni osservatori ci sarebbe una scadenza da rispettare per quanto riguarda il “tagliando” delle Commissioni: quella del 7 agosto, quando scoccano i sei mesi previsti dal regolamento dal rinnovo dell’Ufficio di presidenza di Palazzo Campanella, riconfermato in effetti il 7 febbraio.  Un termine non perentorio ma ordinatorio, sarebbe la tesi della gran parte della maggioranza di centrodestra, propensa a rinviare il rinnovo a settembre. Un approdo che fino a tutto oggi sembrava scontato, anche per il ritardo di alcuni gruppi – si vocifera di Fratelli d’Italia e del Pd – nel fornire i nominativi dei consiglieri da distribuire nelle Commissioni.

Lo “stato dell’arte”

La tempistica comunque potrebbe definitivamente chiarirsi agli inizi della prossima settimana, quando l’agenda del Consiglio regionale presenta come appuntamento la seduta di martedì e nel frattempo ci potrebbero essere evoluzioni tali da consentire il rinnovo delle Commissioni anche prima dello stop ferragostano. Forse potrebbe finire così ma in realtà il nodo non è tanto temporale ma è soprattutto politico. Il rischio infatti è un ulteriore braccio di ferro in seno al centrodestra, in particolare l’ennesimo braccio di ferro tra Forza Italia e Lega. Scenario assolutamente credibile, perché allo stato la “fotografia” è questa: Forza Italia con sette consiglieri ha una sola presidenza di Commissione (la terza), la Lega con sei consiglieri ne ha quattro (quarta, quinta, sesta e anti-ndrangheta), per questo in tanti prevedono un pressing di Forza Italia per riequilibrare i numeri. In realtà – si fa intendere da fonti della coalizione – una sorta di accordo potrebbe realizzarsi sull’assunto per cui Forza Italia ha già una indiscutibile preponderanza in Giunta e quindi potrebbe alla fine non rivendicare altro con riferimento alle postazioni in Consiglio regionale e quindi acconsentire a mantenere lo status quo. In quest’ottica alcuni osservatori inquadrano i messaggi di pace all’indirizzo di Occhiuto che negli ultimi giorni sono stati lanciati da big della Lega nelle scorse settimane per nulla teneri nei confronti del governatore. In favore di una soluzione che lascia le cose come stanno tra l’altro viene annoverato dai “bene informati” lo stesso Mancuso, che con Occhiuto sembra avere riallacciato ottimi “uffici”. Certo, bisogna vedere se nel frattempo non emergono altri “focolai”, a esempio c’è Azione che potrebbe anch’essa chiedere maggiori spazi negli assetti consiliari, mentre invece Fratelli d’Italia, che lato Giunta ha guadagnato tanto, non dovrebbe creare grattacapi accontentandosi delle due presidenze che ha già oggi. E’ questo in pratica lo stato dell’arte nella maggioranza di centrodestra: non resta che aspettare gli inizi della prossima settimana per capire se sulle Commissioni ci sarà un’accelerazione o uno slittamento a tempi migliori. (a. c.)

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