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Cosenza, i capigruppo di maggioranza sulle risorse idriche: «Colpa della Regione»

«L’amministrazione regionale non provvede neanche all’adempimento degli atti dovuti e ordinari. Non si perda altro tempo»

Pubblicato il: 03/08/2024 – 21:54
Cosenza, i capigruppo di maggioranza sulle risorse idriche: «Colpa della Regione»

COSENZA «Con colpevole ritardo il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha indetto le elezioni per il superamento del Commissariamento e l’insediamento degli organismi direttivi ordinari alla guida della Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria (Arrical). Meglio tardi che mai: i Comuni per oltre due anni sono stati espropriati illegittimamente dalle funzioni che la legge attribuisce loro». Lo affermano, in una nota, i capigruppo di maggioranza del Comune di Cosenza. «Durante questo tempo – aggiungono – la gestione dei servizi rifiuti ed idrico sono stati caratterizzati da omissioni e illegittimità. Il danno più evidente è stato quella della perdita di ingenti finanziamenti per l’ottimizzazione e l’ammodernamento delle reti. Nonostante i roboanti annunci e le rassicurazioni del presidente Occhiuto, la Calabria è stata l’unica regione del Mezzogiorno a non aver usufruito degli investimenti del Pnrr. E poi, non è casuale che la Calabria sia l’unica regione d’Italia dove non opera, di fatto, il ciclo idrico integrato».

«La Regione prenda provvedimenti»

«La responsabilità della Regione è la vera causa di un mancato efficientamento del sistema idrico. In conseguenza di ciò, molti Comuni continuano ad essere esposti al rischio di infrazione europea, soprattutto per la criticità del segmento depurativo. Tale rischio è abbastanza concreto ed imminente per Cosenza e tutti i Comuni dell’agglomerato Valle Crati. Infatti, sono a rischio perdita i finanziamenti Cipe finalizzati ad interventi straordinari per l’adeguamento delle opere di collettamento e dell’impianto consortile di Coda di Volpe e della gestione tecnica ed operativa del servizio di depurazione. I lavori non sono stati ancora avviati perché la Regione non ha dato continuità alla convenzione stipulata nel 2018 con il Consorzio dei Comuni». «Mentre i Comuni, a partire da quello di Cosenza – sostengono i capigruppo di maggioranza al Comune di Cosenza – stanno provvedendo, con grandi sacrifici, ad assolvere ai propri compiti, l’Amministrazione regionale non provvede neanche all’ adempimento degli atti dovuti amministrativi ordinari. La mancata proroga della convenzione e il non assolvimento della obbligazione giuridicamente vincolante sono validi motivi di revoca dei finanziamenti. Al danno delle permanenti criticità, dovute alla obsolescenza ed inadeguatezza degli impianti e delle reti, si aggiunge la beffa che l’avvio della procedura d’infrazione da parte della Europa possa essere portata a compimento. Non si perda altro tempo: la Regione provveda tempestivamente ad adempiere ai propri doveri d’ufficio, a partire dal rilascio della proroga della convenzione ed a tutti gli atti conseguenti. Nel caso contrario, sarà inevitabile che i Comuni assumano ogni utile ed efficace iniziativa, anche in sede extragiudiziale, al fine di prevenire e scongiurare ogni responsabilità a loro carico».

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