TORINO A Torino ci sono almeno due inchieste aperte dopo i disordini nel carcere Lorusso e Cutugno e nel minorile ferrante Aporti. La procura di Torino, con il pm Gianfranco Colace e l’aggiunta Patrizia Caputo, e la procura dei minori, guidata da Emma Avezzù, raccolgono testimonianze. Sulle loro scrivanie arriveranno in queste ore le relazioni degli agenti della penitenziaria. Tra i reati da valutare ci saranno probabilmente danneggiamento, resistenza, violenza privata, lesioni, incendio, tentata evasione, minacce a pubblico ufficiale. Tra i punti cruciali da chiarire c’è la concomitanza tra i fatti avvenuti contemporaneamente nei due posti, col sospetto che tutto fosse organizzato e che lo scopo fosse disperdere la polizia per favorire un’evasione al minorile. Ipotesi che non vengono ufficializzate, ma che corrono tra gli agenti della penitenziaria e i parenti dei minori al Ferrante Aporti, a quanto riportano quotidiani come Repubblica, Stampa e Corriere. Un’organizzazione, se verrà provata, che dovrebbe prevedere il fatto che i detenuti siano in grado di nascondere telefoni cellulari nelle due strutture detentive, come in qualche caso in passato è emerso.
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