COSENZA Il potabilizzatore dei Laghi di Sibari continuerà ad essere detenuto e gestito da AssoLaghi. Lo ha deciso il Tar Calabria, con decreto a firma del Presidente della Prima Sezione, Ivo Correale, in accoglimento dell’istanza presentata in via d’urgenza dell’associazione Laghi di Sibari contro l’ordinanza sindacale con cui, il 25 luglio scorso, il Comune di Cassano allo Jonio aveva disposto l’acquisizione coattiva dell’impianto di potabilizzazione e della rete idrica del centro nautico. Nella prospettazione dei fatti fornita dai difensori di AssoLaghi ampio risalto era stato dato alla documentazione attestante il rispetto delle disposizioni di legge da parte della stessa Associazione in relazione alla gestione del servizio. «Dai provvedimenti impugnati – si legge nel provvedimento del Tribunale amministrativo regionale – non si rinvengono elementi idonei a giustificare un così immediato subentro nella gestione, atteso che la vicenda, come descritta negli stessi atti del Comune, si protrae da anni». Si evidenzia altresì come «un subentro immediato del Comune, seguito da un’eventuale pronuncia favore del Collegio che potrebbe, in ipotesi, restituire la gestione all’Associazione ricorrente, creerebbe ulteriore disservizio». Da qui la decisione di «sospendere, fino alla pronuncia collegiale, l’esecuzione dei provvedimenti impugnati», fissando «per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 4 settembre 2024». La pronuncia del Tar viene commentata favorevolmente da AssoLaghi, con l’auspicio che il provvedimento giudiziale valga a scongiurare il ricorso ad ulteriori atti unilaterali ed a ripristinare un corretto sistema di relazioni istituzionali, con l’impegno in ogni caso a tutelare senza esitazioni e fino in fondo il patrimonio associativo ed a garantire l’efficienza dei servizi erogati. A difendere AssoLaghi gli avvocati Morcavallo e Gallo.
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