PARIGI Sempre più azzurro il cielo di Parigi. Al decimo giorno, salgono a nove gli ori del Team Italia, come non succedeva a questo punto dei Giochi da Sydney 2000, e il pallottoliere complessivo conta 26 podi. La giornata che incorona la coppia dello skeet Bacosi-Rossetti e la ginnastica azzurra con lo storico oro di Alice D’Amato, aggiunge anche i bronzi di Manila Esposito e Nadia Battocletti, sebbene questo arrivi per squalifica della keniana Kipyegon e sia quindi sottoposto all’iter dei presumibili ricorsi della federazione africana.
La rincorsa dell’Italia al record assoluto di Tokyo (40 medaglie complessive, di cui 10 ori, 10 argenti e 20 bronzi) prosegue. Ora il medagliere dice 9 ori, 10 argenti e 7 bronzi.
Al decimo giorno di gare, e quando ne mancano ancora sei, solo a Sydney 24 anni fa gli azzurri avevano fatto meglio nella prima colonna, con 11 ori (gli argenti erano 6, i bronzi 11); prima ancora, quota nove al decimo giorno era stata toccata a Los Angeles ’84, in un’edizione tra l’altro condizionata dal controboicottaggio sovietico.
“I conti si fanno alla fine”, ripete come un mantra il presidente del Coni, Giovanni Malagò da Casa Italia, dopo essere uscito allo scoperto prima dell’inizio dei Giochi: l’obiettivo e vincere una medaglia piu’ di Tokyo. A guardare il medagliere, gli ori vanno a gonfie vele, aspettando Tita-Banti e le altre chance di vittoria (Tamberi, colica permettendo; una della squadre dopo la rimonta dell’Italvolley; il pentathlon; l’inseguimento a squadre del ciclismo su pista) e sono vicini al sorpasso sull’edizione giapponese. Gli argenti sono gia’ al livello di tre anni fa. Indietro i terzi posti (con tanto rammarico per le cosiddette medaglie di cartone). Da Simone Alessio o Vito Dell’Aquila nel taekwondo, Marco Simonelli nei 110 ostacoli, la 4×100, Chamizo nella lotta, le farfalle della ritmica, e altri azzurri che si preparano lontani dai riflettori, la risposta.
“Stavo meglio qualche giorno fa…”. Gianmarco Tamberi è sbarcato a Parigi, dopo aver rinviato la partenza di un giorno a causa della febbre e del calcolo renale che sta mettendo a dura prova la sua gara olimpica a Parigi 2024. “Stamattina mi sono svegliato che avevo 38 di febbre – ha detto il campione olimpico dell’alto ai microfoni di Sportmediaset -, adesso con la cura farmacologica sembra stia scendendo. Speravo di non dover superare anche questa prova. Il rene non mi fa più male come due giorni fa, quando ho sentito una fitta lancinante, anche se ho ancora un po’ di fastidio”.
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