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Cosenza, storie ordinarie di spaccio: “incontri illegali”, fughe in auto e minacce di morte

Debiti non pagati, assuntori che diventano autisti di famiglia, corrieri della droga e prestanome. I racconti dei protagonisti

Pubblicato il: 06/08/2024 – 19:17
Cosenza, storie ordinarie di spaccio: “incontri illegali”, fughe in auto e minacce di morte

COSENZA Un rapporto di amicizia con uno spacciatore, la conoscenza in cella, le lettere inviate quando l’amico era ancora in carcere, fino all’incontro social. Da quel giorno le strade di un assuntore e del suo spacciatore si incroceranno definitivamente. Iniziano gli acquisti continui di sostanza stupefacente «dal mese di maggio 2020 fino al mese di settembre 2020», quando il pusher viene arrestato perché trovato in possesso di un ingente quantitativo di cocaina. È lo stesso assuntore a narrare un racconto denso di particolari ai carabinieri di Cosenza: una circostanza finita nel faldone di indagine denominato “Lockdown“, coordinato dalla procura di Cosenza contro lo spaccio di droghe leggere e pesanti. Addirittura, continua la confessione, l’assuntore avrebbe noleggiato una vettura e svolto il compito di autista del più noto pusher, scarrozzandolo «in vari luoghi della città di Cosenza e a volte ci siamo recati anche in zone di mare e precisamente nel Comune di Scalea». Il rapporto di fiducia, spinge il pusher ad alzare la posta ed a chiedere all’assuntore di intestarsi un’auto. «Mi consegnò la somma di 800 euro per procedere al relativo acquisto». Il rapporto si interrompe quando il pusher viene raggiunto da una nuova misura cautelare in carcere, ma riprende – sempre sui social – con un nickname fasullo e la solita offerta di droga.

Gli «incontri illegali»

Qualcosa cambia rispetto al passato. Il pusher tiene famiglia e chiede all’amico di consentirgli di incontrare “clandestinamente” la propria compagna mentre si trova in comunità. «Gli incontri con la sua ragazza, secondo il mio punto di vista erano illegali, gradualmente ho iniziato a trovare delle scuse per non poter accompagnare la ragazza nella città di Lamezia Terme», racconta il confessore ai carabinieri. Che aggiunge: «Il motivo fondamentale per cui ho deciso di interrompere definitivamente i rapporti è riconducibile al fatto che nel mese di agosto 2021, quest’ultimo mi ha chiesto di condurre presso la comunità terapeutica un quantitativo di sostanza stupefacente del tipo cocaina da immettere nelle piazze di spaccio di Cosenza». In una occasione, il testimone confessa di aver «accompagnato la sua ragazza presso la comunità, nella circostanza mi ha anche confidato che il quantitativo di cocaina era superiore ai 20 grammi».

I nuovi rifornimenti

Perso un punto di riferimento, l’assuntore racconta di aver cercato e trovato altri pusher dai quali potersi rifornire di droga. Si parla di un soggetto «che oltre a rubare le macchine, si era messo anche a spacciare droga del tipo cocaina». Un tipo conosciuto in carcere di Cosenza. Inizia una trattiva per l’acquisto di 10 grammi di polvere bianca, al costo di 650 euro «somma che dovevo consegnare per la fine del mese di Luglio 2020». L’azione si ripeterà anche ad agosto, ma l’acquirente non pagherà la sostanza ricevuta perché il pusher sarà arrestato. I debiti sono debiti e vanno onorati. Negli ambienti criminali non si fa credito. L’assuntore racconta di aver ricevuto un messaggio sui social “la pazienza ha un limite cerca a provvedere”. La minaccia ricevuta da una donna «era riferita al mio debito di droga». Il racconto prosegue. «Presentandomi come mia madre, le ho scritto di lasciarmi stare altrimenti l’avrei denunciata». Tuttavia, ad Agosto 2021, un’auto con a bordo due persone si avvicina e dopo «aver posizionato l’autovettura trasversalmente davanti alla mia, impedendomi qualsiasi movimento, un uomo abbassava il finestrino e con tono minaccioso proferiva nei miei riguardi la seguente frase in dialetto cosentino “Luordo di merda”». L’assuntore compie «una manovra azzardata» e riesce a fuggire. Pericolo scampato, l’ultimo colpo di testa prima del racconto fornito ai carabinieri. (f.b.)

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