SAN GIOVANNI IN FIORE «“Favuriti” è un progetto di grande valore culturale e sociale che apprezziamo e sosteniamo perché legato alla storia dell’imprenditore antimafia Antonino De Masi, che vi sta dedicando proprie energie e risorse. Inoltre, il messaggio di questo format arriva alle nuove generazioni, in favore delle quali tutte le istituzioni pubbliche della Calabria devono investire». Lo ha affermato, in una nota, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, dopo la tappa in città, dello scorso 5 agosto, dell’evento “Favuriti”, cui hanno partecipato la stessa Succurro, il testimone di giustizia Antonino De Masi e il cantautore Peppe Voltarelli. «Le istituzioni elettive – ha sottolineato la sindaca di San Giovanni in Fiore – devono garantire alle comunità locali gli strumenti per creare sviluppo, economia e benessere sociale. Tra le amministrazioni pubbliche, le associazioni, la società civile, le formazioni religiose, i giornalisti, gli artisti e gli intellettuali calabresi, c’è bisogno di un patto per promuovere la cultura della legalità, l’impegno e la collaborazione per il bene comune». Secondo De Masi, anche protagonista di battaglie nazionali contro l’usura bancaria, «in Calabria non è più il tempo di piangersi addosso, ma è necessario superare la cultura della rassegnazione e del compromesso, stimolare i calabresi a pretendere la dignità e la libertà individuale, promuovere i prodotti e i talenti del territorio». Voltarelli, che poi ha cantato alcuni brani del suo repertorio, di Otello Profazio e di Domenico Modugno, ha detto che l’utilizzo, nei suoi brani, del dialetto calabrese gli ha dato «la possibilità di raccontare e far conoscere un’altra Calabria, diversa da quella raccontata dal Cetto La Qualunque di Antonio Albanese».
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