SERRA SAN BRUNO Un mix di buona musica, esibizioni e pensieri per chi si è impegnato nel valorizzare l’essere serrese e calabrese distinguendosi nel campo sociale, culturale ed economico. “La notte del Serreinfestival”, per come disegnata dalla codirettrice artistica Giovanna Giacco, offre intrattenimento e serenità senza tralasciare il concetto di passione per la propria terra. Dopo l’introduzione di Cosimina Pisani e l’esibizione della ballerina Pia Franzè, la scena è tutta per le parole e le note di Davide De Marinis che snocciola il suo repertorio e lancia il nuovo brano “Andiamo al mare”. Il concerto, apprezzato dal pubblico locale rinfoltito da numerosi visitatori, si snoda in due fasi intervallate dalle presentazioni di Marta Ferrari e dall’assegnazione dei premi del festival. Il primo è per Armando Vitale, storico, intellettuale, dirigente scolastico, studioso che riserva particolare attenzione alla filosofia, al teatro e alla musica, autore di saggi e recensioni, presidente del progetto “Gutenberg”. Vitale coglie l’occasione per esporre la sua visione della Calabria, considerata «una terra difficile, ma dalle grandi potenzialità», condizionata dalla «disattenzione delle classi dirigenti» che «dimenticano l’unità d’Italia» permettendo il concretizzarsi di quell’autonomia differenziata che rappresenta «una iattura». Vitale invita a considerare la scuola come «un punto delicato», perché «è il luogo, dove i ragazzi si formano».
Il secondo premio è per Palma Pisani Franzone, serrese trasferitasi in Canada a 5 anni che mantiene ancora un forte legame con le sue radici. Imprenditrice, ideatrice di un prodotto per la bonifica della casa dalla muffa, coinvolta in varie iniziative benefiche, è presidente da 8 anni dell’associazione “San Bruno” di Toronto. «Ringrazio Dio per il mio successo – è il suo commento gioioso che libera un’incontenibile emozione – e posso dire di sentirmi a casa quando sono a Serra». Considerazioni finali per il presidente dell’associazione “Condivisioni” Bruno Censore che ricorda che «da 8 anni facciamo il festival con i contributi che raccogliamo» e spiega che «grazie al festival portiamo il nome di Serra San Bruno in tutta la Calabria e in Italia». «Promuovere Serra – conclude – per noi è un atto di amore».
Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x