COSENZA «La Giunta comunale di Palazzo dei Bruzi, nella sua ultima seduta, ha deciso il conferimento al professore avvocato Angelo Piazza e al professore avvocato. Renato Rolli, dell’incarico, come difensori degli interessi dell’ente, al fine di inoltrare ricorso avverso la legge regionale che autorizza il presidente della Giunta regionale ad indire il referendum consultivo per la fusione dei comuni di Cosenza, Castrolibero e Rende». Ad annunciare la scelta deliberata dalla amministrazione comunale è stato il sindaco Franz Caruso. «La città unica – ha proseguito Franz Caruso – non va solo propagandata ma va realizzata per davvero. Il nuovo municipio che dovrà rappresentare la futura città che nasce attraverso la fusione tra il capoluogo ed i comuni limitrofi non può essere una barbarie burocratico amministrativa. Soprattutto, la fusione non può essere imposta, non può rappresentare la scelta unilaterale della Regione. Al contrario, la fusione deve essere un progetto condiviso, che deve partire dalle istituzioni locali e dai cittadini. E, invece, il Consiglio regionale ha avocato a sé pieni poteri, estromettendo i Comuni interessati e la volontà popolare dalle procedure di fusione, decidendo, addirittura di deliberare il Referendum, che doveva essere di competenza dei Consigli Comunali. Un Referendum consultivo, peraltro, che così come proposto da Palazzo Campanella risulta una vera e propria presa in giro, una farsa. In sostanza la Regione Calabria vuole decidere autonomamente quali Comuni sciogliere e fondere, ledendo i principi di democrazia e mortificando l’autonomia degli Enti Locali, che è sancita dalla nostra Carta Costituzionale». «Contro questo atteggiamento impositivo, antidemocratico ed antiliberale – ha concluso il sindaco Franz Caruso – per come ho sempre detto, mi batterò con la determinazione che mi contraddistingue a difesa della democrazia e della libertà. Da qui la decisine di avvalerci del professore e avvocato Angelo Piazza e del prof. avv. Renato Rolli al fine di ricorrere avverso la legge regionale “obbrobrio”, per l’affermazione dei diritti costituzionalmente garantiti e, soprattutto, a difesa di Cosenza e dei cosentini che meritano rispetto».
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