COSENZA «So di allenare in una città appassionata, che ha grande calore e che sento che ama il calcio e quindi chiedo ai tifosi di avere pazienza, perché questo è un progetto nuovo, un progetto per costruire qualche cosa. In questo momento il nostro è un progetto crudo, immaturo, che ha bisogno di tempo, di un percorso, non è un caso che io sono venuto qui legandomi al Cosenza con un progetto lungo. Lo voglio fare. C’è bisogno di mettere a posto tante cose e solo il lavoro ce lo potrà permettere». Un Massimiliano Alvini diretto, senza peli sulla lingua, si è presentato oggi in conferenza stampa per presentare la partita in trasferta di domani sera in Coppa Italia contro il Torino. Inevitabilmente si è parlato anche dello stato attuale della rosa rossoblù, chiaramente non pronta qualitativamente per affrontare il campionato di serie B. «A me piace essere chiaro – ha spiegato Alvini – con i direttori Ursino e Delvecchio ci confrontiamo spesso. Noi dobbiamo rinforzarla la squadra, abbiamo bisogno assolutamente di un difensore, gli infortuni di Venturi e Cimino e le squalifica ci obbligano a muoverci soprattutto in quel reparto. Inoltre, ci serve un esterno, un centrocampista e uno-due attaccanti. Arriveranno, non arriveranno? Non lo so. Intanto lavoriamo con quelli che abbiamo e sono contento così».
Sulla partita con i granata, Alvini ha detto di essere certo che la sua squadra «metterà in campo quello che ha fatto in questo mese di lavoro. Abbiamo tutti i mezzi per disputare una buona partita, seppure al cospetto di un avversario di categoria superiore». Sulle condizioni di José Mauri: «si è allenato solo questa settimana, la sua condizione è leggermente più in ritardo rispetto agli altri, ha quindi bisogno di tempo». Alvini ha parlato anche di Manuel Marras, oggetto misterioso dell’organico silano che da tempo ha chiesto la cessione e non si allena con la squadra. «A me piace parlare di giocatori che ho qui – ha chiarito l’allenatore – giocatori che trovano il gusto e il piacere di sacrificarsi e indossare la maglia del Cosenza. Per questa ragione io oggi non posso parlare di Marras. Devo parlare di D’Orazio, Micai, Camporese, Contiero, di questi ragazzi che dalla mattina alla sera fanno faticano per raggiungere un obiettivo. A loro va il massimo del ringraziamento. Su Marras parla la società». (redazione@corrierecal.it)
x
x