«Finalmente dopo anni si mette mano alla bonifica di Crotone». Così Domenico Furgiuele, deputato della Lega. «Ho atteso qualche giorno prima di intervenire sulla questione della bonifica del Sito d’Interesse Nazionale di Crotone – aggiunge -. Una tematica centrale per Crotone e per l’intera Calabria, come ama ripetere il presidente della regione Calabria, l’amico Roberto Occhiuto».
Furgiuele prende «atto che alle condizioni date e nonostante le mille polemiche, gran parte di esse pretestuose e fuorvianti, e montate ad arte, quella prospettata dal commissario straordinario al Sito d’Interesse Nazionale di Crotone Cerchiara e Cassano, generale Emilio Errigo, che tiene in grande considerazione il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 01.08.2024, mi pare se non la soluzione migliore un’ottima soluzione. Una concreta base di partenza, tra l’altro, incentrata su rigorosi principi di responsabilità e realtà. Adesso, dopo la pubblicazione del decreto del Mase e dopo le dichiarazioni del commissario Errigo, la palla ritorna al territorio e alla sua classe dirigente. Classe dirigente che ha l’obbligo di ritornare ad essere protagonista dell’intera vicenda riguardante la bonifica senza farsi invischiare nei soliti giochetti del tira e molla. Non è più il tempo della melina o peggio dei ricorsi e degli appelli».
Secondo il parlamentare leghista «con il decreto del Mase si è dato inizio alla partita, quella vera, in cui ognuno deve fare o deve ritornare a fare la sua parte. Con la regione Calabria che, in virtù del decreto ministeriale, e dopo la dichiarazione di opposizione allo stesso decreto presso il Tar, all’indomani della sentenza, se la stessa dovesse essere negativa, ci auguriamo s’impegnerà a procedere per come sarà deciso dai giudici del tribunale amministrativo regionale».
«A quel punto – aggiunge – partita la bonifica, queste sono alcune delle tematiche sulle quali gli enti, questa volta si, dovranno essere intransigenti: tempi della realizzazione della bonifica che devono essere tempi certi e realistici con particolare riguardo alla salute dei crotonesi, salute pubblica tutelata con il massimo del rigore; riconoscimento di Crotone come Area di Crisi Industriale Complessa; riutilizzo dei terreni bonificati ad uso industriale e commerciale; coinvolgimento di Eni, e di altre multinazionali come Enel e A2A, e degli imprenditori crotonesi e calabresi, nel processo di riconversione industriale secondo i canoni dell’Industria 5.0 basata su centralità dell’uomo , resilienza e sostenibilità; rafforzamento e potenziamento delle infrastrutture presenti sul territorio crotonese, con particolare riguardo al porto e all’aeroporto. Questi alcuni dei punti da cui partire per riavviare e rilanciare Crotone, l’ex gloriosa capitale dell’industria calabrese e meridionale».
«Non c’è tempo da perdere , bisogna partire senza farsi irretire da nessuno, neanche da chi com’è sua abitudine, parla a vanvera disconoscendo i fatti. Crotone non è stata condannata a nessuna morte gora. Tutt’altro. E le risorse che eventualmente dovessero residuare dalle attività per la bonifica dovranno servire ed essere spesi, ed eventualmente aumentati, per rilanciare il nuovo distretto industriale di Crotone incentrato sulla transizione ecologica e digitale. Su questo il territorio di Crotone potrà contare sull’impegno e sull’attenzione e sul sostegno della Lega e del vice ministro Gava, che , ancora una volta, ringrazio per la sua disponibilità , che già sin dal primo momento ha dato il proprio contributo quando per l’avvio della bonifica è stato nominato un commissario , come il generale Errigo, con specifiche competenze a differenza di quello che avveniva in passato con nomine di prefetti che non sapevano e non conoscevano della materia ambientale. Ci sono tutte le condizioni per aiutare Crotone e il suo territorio ad uscire dal tunnel in cui si trova. Ed io, come rappresentante della Lega sul territorio, farò di tutto perché l’autonomia differenziata, pensata per dare energia e risorse al Sud e non il contrario, dia forza e spinta allo sviluppo di Crotone e della Calabria. Per i fatti, e non per le chiacchiere, saremo giudicati dagli elettori crotonesi e calabresi» conclude Furgiuele.
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