COSENZA Non serviva certo la partita contro il Torino al Cosenza per trovare una conferma alle preoccupazioni espresse negli ultimi giorni dal suo allenatore Massimiliano Alvini. I Lupi contro la squadra granata hanno disputato un’ottima partita, la mano dell’allenatore toscano si è vista (3-4-1-2 dinamico e pressing alto), forse più di quanto ci si potesse aspettare, ma resta il fatto che ad appena una settimana dall’inizio del campionato di serie B, a questo Cosenza manca ancora tanto, tantissimo, per definirsi pronto ad affrontare al meglio una stagione che, ormai è chiaro anche ai più ottimisti, sarà più dura e sofferta rispetto allo scorso anno quando si pensava, e per poco non si è riusciti a farlo, di poter raggiungere un posto nei playoff. Capire perché gli obiettivi stagionali abbiano fatto repentinamente più di un passo indietro rispetto ai propositi, o alle illusioni, iniziali (il dg Giuseppe Ursino a giugno parlava di campionato importante e sogno serie A), non è dato sapere. Al momento c’è da fare i conti solo con una realtà che vede un team silano totalmente e inspiegabilmente stravolto rispetto alla scorsa stagione e un club in difficoltà nell’individuare sul mercato elementi di qualità superiore rispetto a quanto visto fino a qui. Senza dimenticare il caso Marras, calciatore indispensabile negli ultimi due anni, ormai fuori, per sua scelta, dal progetto Cosenza.
Alvini nel dopo gara contro il Toro lo ha detto con la solita schiettezza che lo contraddistingue: «Abbiamo disputato una buona partita, la prestazione dei ragazzi mi soddisfa, ma al momento siamo questi a abbiamo bisogno di qualche aiuto per stare dentro il campionato e provare a giocarci la permanenza nella categoria. Il discorso è molto semplice». Un concetto semplice e per certo versi malinconico, ribadito a inizio partita anche dal direttore sportivo Gennaro Delvecchio che ha parlato di squadra incompleta e con un’identità ancora da costruire.
Giusto ricordarlo: mancano ancora un difensore, un esterno destro, un vice D’Orazio, un centrocampista e due attaccanti. Il punto, adesso, sarà capire quanto tutto ciò arriverà, se arriverà. Dopo un ritiro pre-campionato affrontato senza una rosa al completo, come avrebbe voluto Alvini, e con i casi Tutino e Marras a portare via tempo vitale ed energie mentali ad addetti ai lavori e tifosi rossoblù, il Cosenza calcio si trova a un bivio: rinforzare seriamente la squadra prima che il calciomercato raggiunga i suoi ultimi giorni di vita, o aspettare il 31 agosto e affidarsi alla buona sorte. (f.v.)
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