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la tragedia

Sfida a bordo di una auto, 20enne muore in vacanza

Quanto accaduto è al vaglio dei carabinieri che stanno tentando di ricostruire gli ultimi istanti vissuti dalla vittima

Pubblicato il: 12/08/2024 – 21:33
Sfida a bordo di una auto, 20enne muore in vacanza

BRINDISI Un gioco insensato oppure una cattiva chiusura della portiera dell’auto da cui Lorys Bellapianta, originario del Varesotto, è sbalzato fuori morendo a soli 20 anni. Il giovane, arrivato in Puglia con amici per trascorrere un periodo di vacanza, ha perso la vita mentre viaggiava sulla strada su cui si affacciano due locali e la spiaggia di Torre Santa Sabina, località balneare a pochi passi da Carovigno, nel Brindisino. Il suo decesso, avvenuto la scorsa notte, al momento resta un enigma per i carabinieri che stanno tentando di ricostruire gli ultimi istanti vissuti dal 20enne. Quel che è certo, è che Lorys era seduto sul sedile posteriore di un’Opel Corsa. Con lui c’erano i suoi amici. Chi ha visto l’utilitaria passare sul rettilineo su cui è avvenuta la tragedia, riferisce di un percorso a zig zag, uno slalom che pare non sia stato neppure fatto a velocità sostenuta ma finito con il 20enne riverso sull’asfalto dopo essere rotolato per qualche metro. All’improvviso, forse per una buca sull’asfalto oppure per un gioco tanto pericoloso quanto sciocco, lo sportello si è aperto o è stato spalancato e Lorys, che molto probabilmente non aveva la cintura di sicurezza, è volato fuori dall’abitacolo. L’impatto contro l’asfalto è stato tremendo: le ferite profonde alla testa non gli hanno dato scampo. Gli operatori del 118, intervenuti sul posto assieme ai vigili del fuoco, hanno provato a rianimarlo senza riuscirci. Il suo corpo si trova nell’obitorio del cimitero di Ostuni: non si esclude che la Procura di Brindisi possa disporre l’autopsia. Gli accertamenti, dopo una prima ispezione cadaverica, potrebbero aiutare a capire cosa ha provocato la morte del 20enne che ha lasciato un vuoto in tutti coloro che lo amavano. Come nella mamma e nel fratello, già provati da un altro dolore: la morte del papà a causa di una brutta malattia due settimane fa. Sotto shock gli amici di Lorys: sono stati ascoltati dai carabinieri e sottoposti ad alcol e drug test. Per loro la vacanza è ora un ricordo tragico. Ma si tratta solo di uno dei tanti incidenti mortali che hanno funestato questo lunedì di metà agosto. Nelle scorse ore in Calabria, sulla statale 106 ionica, un 40enne è morto dopo che la sua moto si è scontrata con un’auto. La vittima, Umberto Graziano, imprenditore edile originario di Corigliano Rossano, è stata soccorsa dal 118 e trasportata in tutta fretta all’ospedale di Cosenza. Al suo arrivo però è deceduto: troppo gravi le ferite riportate nell’impatto. Stesso destino per due ragazzini, di 17 e 16 anni, entrambi morti in due incidenti: uno nel Casertano, l’altro in provincia di Brescia. Il primo viaggiava con un 18enne, la loro auto si è scontrata con una Fiat 500 con a bordo due ragazze di 21 e 27 anni. Le ferite profonde non gli hanno dato scampo. Gli altri tre sono in ospedale. Il 16enne, invece, era in macchina con la fidanzata e la mamma di lei: un frontale tra Lonato (Brescia) e Castiglione delle Stiviere (Mantova), lo ha strappato alla vita. Come è successo al 44enne di Vigevano (Pavia) morto annegato dopo che l’auto che guidava, sfondando il guardrail di un canale, è finita in acqua. È stato invece fatale lo scontro tra la sua moto e un’auto, per Nicolas Bartolini deceduto a 26 anni a Misano Adriatico (Rimini). La sua fidanzata è in gravi condizioni. A Firenze invece a perdere la vita è stato un 66enne dopo che il suo scooter è finito contro un’auto. In provincia di Vicenza, la più grave tra le nove persone rimaste ferite in un incidente, che sulla statale 47 Valsugana ha coinvolto due auto e una moto, è un bimbo di due anni. Il piccolo, elitrasportato in ospedale, è in Rianimazione. Nella Bergamasca invece, cinque ragazzi, tra i 17 e i 18 anni, sono finiti in ospedale dopo che l’auto su cui viaggiavano si è ribaltata mentre percorreva la strada provinciale 41, ad Aviatico (Bergamo). Le loro condizioni sono gravi ma, dicono i medici, non sono in pericolo di vita. (

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