VIBO VALENTIA È già buio e sono le 20.40 quando i passeggeri del treno Alta Velocità 9535 di Trenitalia, partito da Torino Porta Nuova e arrivato alla stazione di Vibo-Pizzo, in Calabria, vengono fatti scendere tra le macerie di un cantiere che ricoprono interamente il marciapiede. Viaggiatori di tutte le età con bagagli al seguito che scendono dalla carrozza 11 alla 8 sono così costretti ad avventurarsi come degli equilibristi su pochi centimetri di cordoletto in cemento rimasti scoperti sul binario a strapiombo, con il rischio di essere sfiorati da eventuali treni in transito, mentre la voce invita a camminare dietro una linea gialla inesistente. Alcuni di loro si rifiutano e chiamano il 112. «Per chi ha una certa età ma anche per bambini e persone disabili, è impensabile di poter camminare in una stazione su pochi cm di cemento in bilico sui binari di notte. È inaccettabile e per questo mi sono rifiutato di unirmi agli altri passeggeri che invece si sono avventurati a loro rischio e pericolo» racconta uno di loro.
Il problema perdura ormai da tempo e si ripete sempre identico da quando sono stati avviati i lavori del cantiere per il rifacimento dei marciapiedi e l’installazione degli ascensori della stazione di Vibo Pizzo. Pare che il cantiere abbia provveduto a inserire un cartello per intimare ai treni di fermarsi prima ma il segnale viene puntualmente ignorato, forse perché scarsamente visibile. Affinché il cantiere ultimi i lavori ci vorranno ancora parecchi altri mesi e, nel frattempo, dalla stazione di Vibo Pizzo in pieno agosto continuano a transitare numerosi treni, molti dei quali portano i turisti alle principali località marittime della zona. «Mi hanno confidato che questo scenario si ripete tutti i giorni. Per questo è opportuno che si provveda prima che succeda qualche tragedia» afferma uno dei passeggeri.
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