LAMEZIA TERME Sono circa 294mila i progetti finanziati e attivati con i fondi del Pnrr per un valore di 125,9 miliardi, con tre regioni – Lombardia, Lazio e Campania – che assorbono un terzo dei fondi. La prima svetta con 45.690 misure da quasi 16,5 miliardi (il 13% del totale della torta finanziaria), per il 34% concentrati sulla Missione 2: rivoluzione verde e transizione ecologica, la sfida cruciale per il tessuto produttivo. Il Lazio e la Campania si piazzano al secondo e terzo posto per entità delle risorse in gioco: circa 12,5 miliardi vanno al primo, dove la fetta più grande (2,9 miliardi) è destinata alla Missione 1, tra digitalizzazione, innovazione, cultura e turismo; 11,9 miliardi alla seconda, che punta soprattutto su transizione ecologica e scuola.
Una mappa geografica dettagliata del Piano arriva da un dossier appena sfornato dal Servizio studi della Camera che, oltre a monitorare i traguardi e gli obiettivi che il governo ha dichiarato raggiunti al 30 giugno scorso, offre un interessato spaccato sulla programmazione nelle diverse regioni, attingendo dai dati aggiornati al primo luglio sul ReGis, il cervellone telematico con cui il ministero dell’Economia registra l’andamento del Recovery italiano. L’istantanea parte dalla distribuzione su base regionale dei progetti e dei relativi 125,9 miliardi: la quota che arriva nel Mezzogiorno si ferma, in effetti, al 38%, con 47,9 miliardi.
Sempre al Sud si segnala una curiosità. La Calabria è tra le (poche) regioni in cui i capoluoghi non sono destinatari della maggior quota di risorse. Catanzaro, infatti, è terza dopo Cosenza e Reggio Calabria.
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