BERGAMO Un tempo alla pari e il doppio lampo fatale Valverde-Mappé nella ripresa, sulle ali di una superiorità tecnica innegabile e delle individualità di un Real Madrid di Carlo Ancelotti che conquista il record della sesta Supercoppa Europea lasciando Milan e Barcellona a 5. A Varsavia non è riuscito per esaurimento delle forze il miracolo all’Atalanta, che sfiorato il vantaggio con Pasalic al rientro in campo prende l’uno-due in 8 minuti senza più riprendersi e ritrovare la compattezza, priva com’era di Zaniolo, Scamacca, Scalvini, Koopmeiners e Touré. Al 6′ la spinta di Lookman a Militao vanifica la sovrapposizione veloce di Zappacosta a De Ketelaere, mentre 7 minuti più tardi Lookman mette al centro dall’out sinistro trovando solo i guantoni di Courtois in presa. Ben più pericolosa l’azione Carbajal-Valverde sulla destra che al quarto d’ora libera al tiro Mbappé, ma Hien si oppone col corpo. I bergamaschi, inizialmente portati a concedere il possesso ai più quotati avversari, pressano e finiscono per prendere campo, fino alla traversa di De Roon al 25′ col tiro-cross da posizione defilata deviato di testa da Militao e suggeritogli dalla rimessa di Zappacosta, oltre al tentativo da fuori impreciso di Ederson dopo un inserimento di Lookman con rinvio corto di Tchouameni. Al 34′ il contropiede Ederson-Lookman spezzato da Rudiger che precede il botta e risposta in un finale di tempo più aperto e meno tattico, coi madridisti a difendersi comunque a 4-4-2 segue lo scontro gamba alta-spalla tra Bellingham, che non si ferma e viene ammonito, e il portiere Musso sullo scavino di Vinicius. Poi il nervoso Vinicius, all’ennesimo anticipo netto di De Roon, gli tira un pestone sul piede finendo sul taccuino dei cattivi. Il botta e risposta è nel finale di tempo, ma mentre Lookman si fa recuperare in angolo dalla difesa è Rodrygo a pareggiare il conto delle traverse colpendola di sinistro sulla palla deliziosa dal limite di Vinicius prima del recupero. La ripresa inizia con Pasalic a sfiorare il vantaggio correggendo di testa il cross di De Roon: il volo di Courtois salva le Merengues. E’ il 2′ e il primo tiro nello specchio della sfida suona la sveglia per i più forti. L’1-0 è nell’aria e il rinvio di Musso molto corto lo favorisce: Mendy recupera di testa in fascia, Bellingham proietta verso il fondo Vinicius il cui pallone comodo comodo viene spinto in porta da zero metri da Valverde. Musso evita temporaneamente il raddoppio degli uomini di Ancelotti alzando sopra la traversa il tiro di Vinicius al 16′ il tiro in mischia di Bellingham deviato da Ruggeri. L’inglese è scatenato, ci riprova da solo al 21′ trovando il piede del portiere argentino e quindi, per la chiusura della pratica, Mbappé che al 23′ mette il destro sotto l’incrocio per il suo primo gol con le merengue. Al 27′ Courtois cincischia un po’ sul cross di Bakker facendosi aiutare da Tchouameni, poi il cross di Ruggeri sul piede dell’altro nuovo entrato Godfrey stoppato da Militao alla mezzora con Rodrygo a sfiorare il tris ricevendo da Mbappé a metà del guado. A 1′ dal 90′ Godfrey manca il gol della bandiera offertogli da Ruggeri, poi Gasperini concede la passerella ai giovani Palestra e Manzoni, entrambi 2005, il secondo esordiente assoluto.
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