Autonomia, banchetti in parrocchia. La bacchettata di Savino: «Non sono opportuni»

COSENZA Banchetti per la raccolta firme contro l’Autonomia differenziata. E’ accaduto in una Chiesa del Napoletano, con il prete intento a radunare i fedeli non per dire messa ma per chiedere una firma contro il Dl Calderoli. Lo scrive Libero, che sul caso “interroga” monsignor Savino, vicepresidente della Cei. «Come aumenteranno al Sud le libertà negate nel momento in cui passerà la legge sull’autonomia differenziata del ministro Calderoli?». Così Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Jonio (provincia di Cosenza) e vicepresidente per l’Italia meridionale alla Conferenza episcopale italiana, aveva tuonato mesi fa nel corso della prima giornata del Diritto in piazza, il festival organizzato dal Centro sapere Aude nel teatro Traetta di Bitonto, in provincia di Bari. Ieri, intervistato dal Corriere della Sera, il vicepresidente della Cei bacchetta i sacerdoti che hanno deciso di aprire la casa del Signore per rimpolpare il popolo del no alla autonomia differenziata. «Io non so proprio se ci siano parrocchie nelle quali sia accaduto, e non ho nessuna informazione», dice Savino che poi lancia un messaggio: «Non è opportuno. Stiamo attenti a non rendere le parrocchie dei luoghi di conflittualità politica. Di certo la Cei non ha mai detto: raccoglietele firme. Pensare questo sarebbe ingiusto e falso». (redazione@corrierecal.it)

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