Ultimo aggiornamento alle 23:03
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

il valore della memoria

Un secolo fa nasceva Saverio Strati, “gigante” della letteratura dall’eterna attualità

Il grande scrittore era nato il 16 agosto 1924 a Sant’Agata del Bianco, nell’Aspromonte. Un anniversario purtroppo costellato anche di polemiche

Pubblicato il: 16/08/2024 – 6:52
Un secolo fa nasceva Saverio Strati, “gigante” della letteratura dall’eterna attualità

LAMEZIA TERME L’omaggio a un “gigante” della letteratura. Cento anni fa oggi, il 16 agosto 1924 nasceva a Sant’Agata del Bianco, piccolo centro nel cuore dell’Aspromonte, Saverio Strati, uno degli scrittori più importanti della narrativa italiana e calabrese del Novecento. Le umili origini e i duri lavori da ragazzo che però non placano la passione per la lettura e il sapere, e soprattutto la sua vocazione per la scrittura, che si manifesta nel 1950 con la consegna al suo professore, Giacomo Debenedetti, un manoscritto di dodici racconti dal titolo La Marchesina. L’opera sorprese il saggista e critico piemontese a tal modo che decise di presentarla ad Alberto Mondadori; individuandone le eccezionali attitudini letterarie Debenedetti incoraggiò dunque il giovane autore a scrivere. Cominciò con queste alte benedizioni, nel 1956, la carriera letteraria di Saverio Strati. Da lì sarebbero arrivati nel 1957 La teda, la storia di una squadra di muratori che si sposta in un paese dell’Aspromonte, Terrarossa, sperduto e isolato, e Tibi e Tascia. Tradotti in francese, in inglese, in tedesco, in bulgaro, in slovacco e in spagnolo, Saverio Strati narrò nei suoi libri le vere condizioni di vita della gente del Sud, lungi dagli stereotipi e dai vittimismi, senza necessità di caricare le pagine di retorica, raccontò i sacrifici quotidiani, la dignità, le speranze del popolo di Calabria, il suo destino appeso fra restare e partire, Negli anni ’70 altri grandi successi quali Il codardo, Noi lazzaroni, straordinario e attualissimo romanzo di Strati, e Il selvaggio di Santa Venere, opera incentrata sul racconto del divario fra le due parti dello Stivale, anche questa attualissima che gli valse il Premio Campiello ma anche l’ostracismo dei circoli letterari della medio-borghesia italiana, interessata soprattutto a rendere la letteratura una faccenda sempre più esclusiva. Poi un lento ma inesorabile oblio, che ebbe come culmine il rifiuto di Mondadori verso il suo ultimo scritto, Tutta una vita, uscito postumo. Strati trascorrerà gli ultimi anni in difficoltà economiche, alleviate soltanto grazie ai benefici della legge Bacchelli per gli artisti, spegnendosi il 9 aprile 2014, a Scandicci, in Toscana, dove aveva trascorso la maggior parte della sua lunga vita pur mantenendo inalterato il rapporto con la terra natia. Quella terra di Calabria che avrebbe probabilmente dovuto ricordarne i 100 anni dalla nascita con qualcosa di meglio di una polemica su un taglio di fondi per le celebrazioni della ricorrenza, con il Comune di Sant’Agata del Bianco – il sindaco Stranieri – a criticare la Regione per aver dimezzato lo stanziamento e la Regione a correre ai ripari assicurando invece la cifra originaria.

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x