COSENZA Nel corso della giornata di ieri i Carabinieri della Stazione di Cariati, inquadrata nel Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, con il coordinamento investigativo della Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo Alessandro D’Alessio, hanno effettuato l’arresto di un pericoloso pregiudicato campano 40enne, che da circa un mese era stato dichiarato latitante. Lo stesso, oltre ad essere stato colpito dalla misura cautelare pendente, è stato ritenuto gravemente indiziato dei reati di falsa attestazione sull’identità personale e possesso di documenti di identificazione falsi.
Il comportamento anomalo di un turista, che da qualche giorno era arrivato nel centro abitato di Cariati, non è passato inosservato ai militari della Stazione Carabinieri. L’atteggiamento dell’uomo, che non usciva dalla propria abitazione e che evitava qualsiasi tipo di rapporto con l’esterno, ha fatto insinuare il dubbio nei militari che questo potesse nascondere qualcosa. Per questa ragione nel pomeriggio di ieri i Carabinieri – ricorrendone i presupposti di Legge – hanno effettuato una perquisizione all’interno dell’abitazione locata per il periodo estivo dall’uomo e dalla sua compagna. L’approccio calmo dell’interessato e la contestuale consegna di un documento falso potevano indurre in errore gli operatori, che con l’identificazione effettuata non avevano potuto riscontrare nulla di rilevante. Questa circostanza, quantomeno singolare, ha però indotto i Carabinieri ad effettuare ulteriori approfondimenti, con particolare riferimento al documento di identificazione fornito. In poco tempo gli operatori hanno accertato che il numero di serie del documento risultava essere associato ad un’altra identità e, per questa ragione, l’interessato è stato sottoposto alle operazioni di polizia giudiziaria del fotosegnalamento. L’esito dell’accertamento è stato determinante per identificare il soggetto in questione, risultato essere un pregiudicato salernitano accusato di gravissimi delitti, sul conto del quale risultava pendente una misura cautelare, oltre al fatto che da un mese ne era stato dichiarato lo stato di latitanza. Al soggetto sfuggito alle maglie della Giustizia è stato quindi notificato il provvedimento cautelare pendente e gli sono state contestate le accuse inerenti alle false dichiarazioni sull’identità personale fornite alla polizia giudiziaria e all’uso del documento alterato. Espletate le incombenze di Legge l’arrestato è stato associato presso il carcere di Castrovillari, dove rimarrà a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
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