Da Firenze a Venezia, ma anche Puglia, Calabria e Sicilia: le principali mete estive italiane sono piene di turisti. Città prese d’assalto dai viaggiatori, soprattutto dall’estero, che, però, iniziano a subire i tipici problemi da “overtourism“. Non sono pochi i disagi di cui si lamentano i residenti tra affitti brevi che “inquinerebbero” il mercato immobiliare e il degrado lasciato sulle spiagge o dopo i party nelle piazze. Diversi gli strumenti che i Comuni hanno attuato per provare a rallentare il fenomeno do overtourism. Per alcune spiagge è stato introdotto l’accesso limitato solo tramite prenotazione con app, mentre altre hanno optato per il numero chiuso nei periodi di maggior affluenza. In Sardegna per diversi isolotti o zone protette a livello ambientale è stato vietato ai turisti in barca di sostare anche solo per un tuffo. Tra le regole anche il divieto di utilizzare sassi o pietre per “ancorare” gli ombrelloni, al fine di evitare problemi per i bagnanti. Limiti orari anche per quanto riguarda le feste: musica solo fino a una certa ora e con volume limitato. Stop anche al fumo, ai falò e al bagno notturno su alcune spiagge. Divieti “antiselfie”, come riporta Fanpage, a Roma, Firenze e Venezia dove sono stati installati semafori temporanei come misura di controllo della folla nelle aree ad alto traffico pedonale.
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