CETRARO E’ polemica a Cetraro per l’organizzazione del concerto di un cantante neomelodico, Salvatore Benincasa, spesso attaccato per alcune sue canzoni ritenute inneggianti alla mafia, nella stessa ora nella quale è in programma anche la presentazione di un documentario, patrocinata dall’amministrazione comunale, in ricordo di Giannino Losardo, ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1980. A riportare la vicenda l’odierna edizione della “Gazzetta del Sud”, che riferisce delle prese di distanza dal concerto sia dell’amministrazione comunale, sia della Chiesa locale, sia della Pro Loco e infine da Giulia Zanfino, autrice e regista del docufilm su Losardo, che su facebook scrive: «Pensare di organizzare un concerto che inneggia alla mafia lo stesso giorno della proiezione del docufilm su Losardo è metafisica. Succede a Cetraro. Per fortuna il parroco ha scritto al Prefetto e al Questore. Tuttavia… al di là della concomitanza con il docufilm su Giannino… è fantascienza! Ma, come sempre, nessuno sapeva chi fosse questo».
Sulla vicenda interviene anche la consigliere regionale del Pd Amalia Bruni, vicepresidente della Commissione Anti-‘ndrangheta di Palazzo Campanella. «Giannino Losardo manifestò, nelle sedi più diverse, la sua costante volontà di opporsi alle attività illecite della malavita locale e di operare contro ogni forma di malgoverno e di collusione tra il potere locale e i gruppi delinquenziali. Combatté a lungo da solo, rischiando in prima persona, denunciando durante i consigli comunali il malaffare e le connivenze. Il suo coraggio fece paura. E la ‘ndrangheta gli tappò la bocca, organizzando un vile agguato in una calda sera d’estate”. Ripartiamo dalle parole di Leonardo Rinella, pm al processo contro i presunti mandanti ed esecutori dell’omicidio di Giannino Losardo, per ricordare e sottolineare il valore del sacrificio del segretario capo della Procura della Repubblica di Paola, ucciso dalle ‘ndrine dell’alto cosentino il 22 giugno 1980. Non possiamo che essere indignati da quello che accade in queste ore a Cetraro. Mi auguro – sostiene la Bruni – che, nelle prossime ore, la Prefettura e la Questura di Cosenza revochino le autorizzazioni necessarie per il concerto del neomelodico Benincasa, previsto per domani nella contrada Santa Lucia – afferma ancora Bruni. – Dopo le prese di posizione dell’amministrazione comunale, attraverso la vicesindaca Barbara Falbo, e del parroco della parrocchia di San Benedetto Abate, don Francesco Lauria, anche in qualità di proprietario dell’area in cui dovrebbe svolgersi il concerto, non sussistono più i presupposti minimi per tenere una manifestazione pubblica”. “Con l’assassinio di Giannino Losardo, Cetraro è diventato un simbolo della lotta alla mafia, e questa parte di storia è viva e radicata nella popolazione. La presentazione del docu-film in ricordo di Giannino Losardo, a cui parteciperò domani sera, ne è un’ulteriore conferma. Ringrazio di cuore la regista Giulia Zanfino per il suo impegno e la passione dimostrata nel portare avanti questo importante progetto», conclude Amalia Bruni.
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